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Modena, villa svaligiata a Cognento mentre l’inquilina è in casa

Stefano Totaro
Modena, villa svaligiata a Cognento mentre l’inquilina è in casa

«Mi ero appisolata sul letto, mi ha svegliato mio figlio terrorizzato al suo rientro» La stanza era stata svuotata mentre dormiva. Tutta l’abitazione a soqquadro. Banda specializzata in azione

20 settembre 2018
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MODENA. «Ho aperto gli occhi, svegliandomi di soprassalto e, nel buio, ho visto mio figlio che mi faceva segno di stare zitta. Mi sono guardata attorno, ho notato che non c’erano più l’iPad, l’iPhone e la borsa ai piedi del letto. Ho capito subito. Mio figlio mi ha come sollevata dal letto e insieme, col terrore di fare rumore, siamo andati nel bagno, dove ci siamo chiusi dentro. Poi, con il suo cellulare, abbiamo chiamato le forze dell'ordine».

Ancora un colpo a Cognento, ancora una villa di più piani svaligiata con i ladri che una volta entrati sia dalla porta principale che da una finestra al primo piano, non hanno risparmiato nulla, frugando anche nella lavatrice.

Hanno aperto cassetti e armadi, andando anche in torretta e poi, forse accaldati dalla tanta fatica, hanno aperto il frigo e si sono concessi anche qualche Sanbitter e delle patatine prima di darsi alla fuga. Un colpo pressoché fotocopia di quello messo a segno lo scorso fine settimana in una villa che, rispetto a quella di cui raccontiamo il saccheggio, si trova a qualche centinaio di metri di distanza.

Un colpo messo a segno in via Jacopo da Porto Sud, vicino alle scuole di Cognento, in una villa molto grande ma che non era vuota: la padrona di casa era all’interno, al secondo piano, in camera da letto. Si era appisolata, aspettando che il figlio rientrasse dopo una serata al cinema con gli amici. E il figlio quando è rientrato prima di mezzanotte ha trovato la casa a soqquadro e ha temuto per la sorte della madre. «Ora è un incubo - spiega la giovane mamma - facciamo tutti fatica ad addormentarci, potenzieremo l'allarme, ma appena sentiamo un rumore è il terrore».

Perché un furto in casa è una violenza, una violazione dei propri spazi, della propria intimità e il danno che provoca è sì materiale (in questo caso il bottino è sui 15mila euro) ma genera una ferita che non si rimargina facilmente. Dunque la padrona di casa verso le 23 era in camera da letto al secondo piano e stava guardano in streaming un film sul tablet e si è appisolata. I ladri sono entrati, silenziosi: una banda specializzata( almeno tra ladri) che ha passato al setaccio ogni stanza dal pian terreno via via sino alla torretta. E nella stanza da letto, nonostante la presenza della donna, i malviventi si sono appropriati del tablet, del cellulare e della borsetta accanto al letto «che conteneva l’incasso della mia attività».

Hanno portato via solamente i capi d'abbigliamento griffati, del valore di centinaia d’euro. «Non ho cassaforte- spiega la signora - in casa tendo a non tenere preziosi. Non sono passati dal piano terra perché ci sono le inferriate, si saranno arrampicati al secondo ma sono entrati anche dalla porta principale. Le forze dell’ordine hanno trovato delle graffette da cancelleria, e con quei ferretti hanno manomesso la serratura». I ladri avevano preso anche le chiavi dell’Audi nel garage, ma, forse capendo che c’era un collegamento satellitare, le hanno gettate nel cortile. —