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Modena: piazza Tien An Men debutta un parcheggiatore abusivo

Modena: piazza Tien An Men debutta un parcheggiatore abusivo

Il mercato del lunedì, le Dogali e le scuole. Un triangolo perfetto per fare affari, anche se non legali. Basta presentarsi con un cappellino in testa, aiutare gli automobilisti nelle manovre e...

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Il mercato del lunedì, le Dogali e le scuole. Un triangolo perfetto per fare affari, anche se non legali. Basta presentarsi con un cappellino in testa, aiutare gli automobilisti nelle manovre e tendere la mano alla ricerca di un’offerta. Così anche piazzale Tien An Men ha visto la presenza dei parcheggiatori abusivi. Ieri mattina n’era presente uno. Maglia scura, cappellino beige, attendeva vicino alle auto in sosta, pronto a scattare quando un’automobilista iniziava lo slalom alla ricerca di un posteggio. Una missione non sempre facile nel parcheggio, soprattutto quando al Novi Sad si tiene il mercato. Il giovane ha quindi agevolato centinaia di ingressi e uscite dalle strisce bianche, sperando in una ricompensa economica. Qualcuno ha promesso di pagare al ritorno, uscito dalla macchina, e ha saldato il conto andando a cercare il posteggiatore abusivo prima ancora di risalire a bordo. Qualcun altro ha invece tirato dritto, senza lasciare nulla. In questi casi, al giovane non è servito fare come il rivoltoso sconosciuto nella piazza cinese del 1989 e bloccarsi davanti alla vettura (non certamente un carro armato). Basta attendere un’altra macchina, essere magari più convincenti e ricevere un altro obolo nonostante le strisce bianche siano sinonimo di gratuità. Non vi sono tariffe, come avviene invece al parcheggio del centro, dov’è in vigore un servizio legale. Un po’ come accade da tempo al Policlinico. Da una parte, il posteggio a pagamento; dall’altra, quello libero - tra i poliambulatori e la camera ardente - in cui un numero maggiore di persone è stato più volte visto in azione. Nessuna divisa indosso, ma stessa attività: indicare i posti, salutare gli automobilisti e aiutarli nelle manovre, confidando nella loro generosità. (g.f.)