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“Imal-Pal” a quota 8.989 impianti

“Imal-Pal” a quota 8.989 impianti

È il numero eccezionale di macchine per lavorare legno collocate nel mondo

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Si chiama “Imal-Pal”, ha sede a San Damaso e vanta un primato da non sottovalutare: dalla data di fondazione, nel 1970, a oggi l’azienda ha invaso il mondo con 8.989 tra macchinari e impianti per la lavorazione del legno. L’ultimo impianto “chiavi in mano” è del 15 febbraio scorso, data in cui è stato prodotto il primo pannello dell’impianto di Tanne in Ostrow Mazowiecka (Polonia). Imal-Pal ha fornito l’impianto dal ricevimento legno fino all’ingresso delle formatrici, incluse le aspirazioni e quadri elettrici.

L’impianto è stato consegnato in anticipo rispetto alla data di contratto e ha una capacità di produzione di 1.500 metri cubi al giorno.

L’azienda è stata fondata da Paolo Benedetti, attuale presidente affiancato dal socio e amministratore delegato Loris Zanasi da oltre 35 anni, e in particolare è attiva nella produzione e fornitura di impianti e macchinari per la lavorazione di pannelli truciolari, MDF (pannelli di fibra a media densità) e OSB, pannelli isolanti, pellet, pallet e dadi per pallet. Imal è l’impresa capofila del gruppo Imal-Pal, che è sorto dall’unione di tre aziende: Imal, Pal e Globus.

Imal presenta una forza lavoro di 160 unità. Pal, di cui è presidente Loris Zanasi, nasce nel 1978 come sub-fornitore di Imal per poi diventarne concorrente. Iniziata nel 1998, l'acquisizione di Pal, che oggi conta 140 dipendenti, è stata portata a buon fine nel 2004. L'età media dell'organico non supera i 35 anni. Il gruppo vanta quote export pari al 90%. I suoi principali mercati di riferimento sono America del Sud, soprattutto Cile e Brasile, Russia, Giappone, Corea del Sud. L'impresa è coinvolta in 4 progetti europei nell'ambito della sostenibilità ambientale.

L’ultima acquisizione è del 2013, con l’operazione che ha riguardato Globus, azienda che ha messo a punto un sistema rivoluzionario per l'affilatura dei coltelli dei mulini truciolatori.

In una logica di gruppo i numeri parlano di una realtà solida da 130 milioni di euro di fatturato all’anno. La presenza internazionale e la vocazione ai mercati del mondo sono una caratteristica che Imal-Pal rimarca anche attraverso la partecipazione a un fitto calendario di fiere di settore.

Dallo scorso gennaio sono già otto le fiere, le conferenze e i meeting di respiro internazionale: il 28 febbraio al Wsed European Pellet Conference 2018 di Wels (Austria), il 7 marzo a Nwpca 2018 (Usa), l’8 marzo a Indiawood, il 12 marzo al Dubai Woodshow, il 20 marzo allo Spring Bioenergy Congress Russia, il 13 aprile a Pelice (Usa), il 22 aprile al Cpa Spring Meeting 2018 in Canada poi l’8 maggio allo Xylexpo di Milano. In programma, da qui a fine anno, ci sono anche gli appuntamenti di Iwf (Atlanta, Usa), 22-25 agosto, Wmf (Shanghai,Cina) 10-13 settembre, Lesdrevmash (Mosca, Russia) 22-25 ottobre, e il simposio Ewta (Texas, Usa) 27-30 ottobre.

Innovazione è un elemento basilare dell’attività aziendale: negli ultimi anni Imal-Pal si è messa in luce anche nella costruzione di impianti energetici di biomassa e di nuovi sistemi per il trattamento dei rifiuti industriali e municipali. Non a caso l’azienda è impegnata in alcuni progetti europei per ottimizzare il recupero di materiale da utilizzare per la produzione di energia e minimizzare i rifiuti destinati alle discariche.

«Per noi innovare significa sviluppare tecnologie all'avanguardia in grado di aumentare la produzione e, soprattutto, di ridurne i costi. Il punto di partenza dei nostri impianti che, sempre più imponenti, pretendono controlli di processo e di qualità in automatico, on-line e in tempo reale - afferma il presidente Benedetti - è il centro energetico a biomassa che utilizza gli scarti di lavorazione e di legno per produrre energia termica ed elettrica. Reduce dal raffreddamento delle turbine l'acqua calda viene poi recuperata ed è impiegata nell'essiccazione dei trucioli con cui si realizzano i pannelli».