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Modena, lunghe code in via Emilia ovest, l'assessore: «Viabilità, pronti ad intervenire»

di Luca Gardinale
Modena, lunghe code in via Emilia ovest, l'assessore: «Viabilità, pronti ad intervenire»

L’assessore Giacobazzi: «Via Emilia ovest sotto esame. Cavalcavia Madonnina: forse novità nel 2018»

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MODENA, La doppia inaugurazione di un supermercato all’altezza del cavalcavia Madonnina e del megastore a ridosso della tangenziale in via Emilia ovest ha inevitabilmente iniziAto a creare code e disagi al traffico. Il primo assaggio, giovedì pomeriggio, in concomitanza con l’orario di punta e le partenze in autostrada per il Ponte dell’Immacolata, il bis ieri mattina giornata di festa con apertura per lo shopping di Natale. Dal cavalcavia Madonnina fino a Grandemilia per quasi tutta la mattinata è stata un’unica coda diretta ai centri commerciali e al casello. Molto difficile appare la situazione all’altezza dello svincolo per l’ingresso da Bricoman. C’è da capire se sarà sempre così o si tratta di una situazione contingente, legata al periodo. Di sicuro il Comune sta lavorando per migliorare la situazione. Così assicura l’assessore alla viabilità Gabriele Giacobazzi. Ad esempio arriverà nel 2018 la decisione sul futuro del cavalcavia della Madonnina, da tempo al centro degli incontri tra amministrazione comunale e residenti, con diverse ipotesi in campo per gestire diversamente uno dei punti nevralgici della viabilità cittadina.

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Come si diceva, la questione è tornata sotto gli occhi dei modenesi in questi giorni, perché l’apertura del nuovo supermercato Eurospar in via Cabassi ha rimesso al centro il problema dell’impossibilità, per chi arriva da fuori città, di svoltare a sinistra (già ieri abbondavano le svolte vietate) : di conseguenza il volume di traffico su via Emilio Po, passaggio obbligato per raggiungere l’area del supermercato, è destinato ad aumentare sempre più. Una questione che sarà affrontata definitivamente l’anno prossimo dall’amministrazione comunale, mentre l’asse della via Emilia ovest si prepara all’arrivo di altre tre rotatorie: «Nell’ultimo anno - spiega l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi - sono già state realizzate tre delle sei rotatorie previste sulla direttrice di via Emilia ovest per fluidificare la circolazione. L’obiettivo è quello di evitare attraversamenti, limitando di fatto la svolta a sinistra nelle intersezioni, e potendo contare su un sistema efficiente di rotatorie che consente di recuperare in breve spazio la direzione desiderata». L’obiettivo, dunque, è quello di «ridurre i tempi di attesa agli incroci, eliminare i semafori e, soprattutto, evitare interferenze e ridurre la velocità con indubbi vantaggi sotto il profilo della sicurezza stradale». Le tre rotatorie realizzate sono quelle dello scalo merci (che sarà raccordata con la frazione di Cittanova), di viale Virgilio e dell’ex Arbe, mentre le tre in programma sono relative alla zona dove si trova Tetrapak (una su via Delfini, l’altra su via Zanfi, al posto del semaforo) e dell’area ex Senada. «La loro realizzazione è legata allo sviluppo degli interventi previsti - riprende l’assessore - e sarà un tema da affrontare nel 2018 insieme alla decisione relativa al cavalcavia Madonnina».

Situazione per cui sono in campo diverse ipotesi, tra cui quella di una doppia rotatoria tra la fine del cavalcavia, in corrispondenza con il nuovo supermercato, e l’incrocio via Emilia-Autodromo, risolvendo così il problema della svolta a sinistra: «Come si era detto nei mesi scorsi, per arrivare a scegliere una delle diverse soluzioni in campo - spiega ancora Giacobazzi - è necessaria una valutazione approfondita degli effetti complessivi delle modifiche alla viabilità già realizzate nell’area e delle ricadute sulla mobilità relative all’apertura dei nuovi esercizi commerciali. In particolare, sono necessarie valutazioni rispetto a comportamenti e abitudini dei cittadini che hanno bisogno di tempo per assestarsi. Con la rotatoria della Diagonale, per esempio, si è sicuramente alleggerita la pressione sul semaforo della Madonnina - conclude l’assessore - ma è ancora presto per valutarne a pieno le conseguenze da trarre sulle scelte progettuali rispetto a un nodo sicuramente centrale per la mobilità in quell’area della città».