finale
Il sindaco respinge le dimissioni di Mirco Garutti
FINALE. Le dimissioni con polemica dello storico consigliere di destra Mirco Garutti mandano a nozze le minoranze. In una nota diffusa dal Pd, Salino e Ratti parlano di «segno tangibile dell'incapacit...
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FINALE. Le dimissioni con polemica dello storico consigliere di destra Mirco Garutti mandano a nozze le minoranze. In una nota diffusa dal Pd, Salino e Ratti parlano di «segno tangibile dell'incapacità dell'amministrazione di affrontare anche solo la quotidianità. Queste dimissioni, sofferte, devono preoccupare. Se l'Amministrazione di centrodestra costringe una storica figura come Garutti ad un gesto del genere, vuol dire che la manifesta incapacità è molto più ampia di quanto si potesse immaginare».
I 5 Stelle scrivono invece di «immobilismo inconcepibile dell’amministrazione Palazzi, tale da essere troppo persino per la storica colonna portante del centrodestra finalese. Cosa serve ancora per far capire al sindaco che il suo operato, il suo galleggiare non funziona?».
È intervenuto anche il vicesindaco Borgatti, che elogia con dispiacere l’impegno di 20 anni insieme a Garutti. Il sindaco Palazzi, pur ringraziando Garutti, invece fa l’elenco dei problemi ereditati e si lascia sfuggire una punta di polemica: «Su questo percorso, difficile e arduo, qualcuno può anche essere in disaccordo. Pazienza, lo ringraziamo comunque per il lavoro svolto».
I 5 Stelle scrivono invece di «immobilismo inconcepibile dell’amministrazione Palazzi, tale da essere troppo persino per la storica colonna portante del centrodestra finalese. Cosa serve ancora per far capire al sindaco che il suo operato, il suo galleggiare non funziona?».
È intervenuto anche il vicesindaco Borgatti, che elogia con dispiacere l’impegno di 20 anni insieme a Garutti. Il sindaco Palazzi, pur ringraziando Garutti, invece fa l’elenco dei problemi ereditati e si lascia sfuggire una punta di polemica: «Su questo percorso, difficile e arduo, qualcuno può anche essere in disaccordo. Pazienza, lo ringraziamo comunque per il lavoro svolto».