Gazzetta di Modena

Modena

Toschi Vignola, non solo estero

di Andrea Ancarani
Toschi Vignola, non solo estero

«Esportiamo sciroppi, gelati e Balsamico ma vogliamo crescere anche in Italia»

06 novembre 2017
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Dal 1945 Toschi Vignola è sinonimo di eccellenza, tradizione, dolcezza. Da una ventina di anni anche di innovazione, export, con la presenza in circa sessanta Paesi, e diversità di prodotto con decine tra liquori, gelati, sciroppi, aceto balsamico di Modena Igp e frutta sotto spirito. Ne parliamo con Massimo Toschi, amministratore delegato.

L’azienda è sinonimo di qualità e tradizione da più 70 anni, come si riesce a mantenere un primato così a lungo?

«Tradizione e territorio sono alle basi dell’azienda. Siamo nati trasformando materie prime, come ciliegie e amarene, tipiche del Modenese. Oggi a marcare ancora di più questo legame è la produzione di Aceto Balsamico di Modena Igp a cui si accompagna la produzione di liquori tradizionali come Fragolì e Nocino».

Tradizione che ha conquistato anche i mercati esteri.

«Nel 2016 il fatturato estero è arrivato al 55% superando il fatturato italiano. Da sette anni investiamo molto sui mercati internazionali con l’apertura di filiali locali. Nel 2015 siamo sbarcati negli Stati Uniti con la nostra controllata Toschi USA e da quel momento la crescita è stata a doppia cifra con un +18% nel 2016. Con quest’anno siamo sul 15% e ci auguriamo di replicare il risultato dello scorso anno. Vogliamo aumentare la nostra presenza anche in Cina e Oriente. La Cina sta infatti diventando un mercato interessante che sta crescendo bene nel 2017 e ad oggi vale l’8% del fatturato estero, gli Usa il 25%. Il nostro marchio di gelati Mr. Donuts ci sta aiutando a entrare nei nuovi mercati con prodotti di marketing internazionale, come il gelato a forma di ciambella, che ha molto successo sorprendentemente più in Cina e Sud Est Asiatico che negli Usa».

E per quanto riguarda il mercato italiano?

«Il mercato italiano costituisce circa il 45% del fatturato, in calo negli ultimi anni a vantaggio dell’estero. Tuttavia resto positivo e penso che per l’Italia sia arrivato il momento di recuperare; pertanto abbiamo ricominciato a investire sui nostri prodotti, in primis gli sciroppi e l’Aceto Balsamico di Modena Igp che ormai costituisce un mercato importante e consolidato a cui si aggiunge una crescita fortissima negli ultimi anni».

La crescita si sta consolidando in questo anno.

«Il Gruppo produce un fatturato complessivo di circa 30 milioni, suddiviso equamente tra prodotti tradizionali, prodotti per gelateria e Aceto Balsamico di Modena Igp. Credo che l’azienda in questo momento possa ancora crescere, anche sul mercato nazionale. Ne sono testimonianza i nuovi investimenti, la crescita dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e l’eccezionale interesse riscontrato dai nostri sciroppi sia all’estero che in Italia, che dai gusti più classici sono arrivati oggi a cinquanta. Nostro alleato in quest’anno è stato il caldo, in primo luogo regalandoci una materia prima eccezionale, mai così dolce e buona, in secondo luogo aumentando i consumi di gelati nel periodo estivo».

Progetti per il futuro?

«La linea per il momento è consolidare quello che abbiamo, ampliare i confini investendo in nuovi Paesi e in realtà dove siamo già presenti e che stanno rispondendo benissimo ai nostri prodotti. Per esempio in Cina e nei Paesi arabi il mondo dello sciroppo sta crescendo moltissimo, nel primo caso perché è un paese già abituato all’agrodolce, nel secondo perché lo sciroppo viene utilizzato per fare ottimi drink analcolici e questo in accordo con il divieto al consumo di alcol».