Gazzetta di Modena

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Pavullo, travolta da un furgone mentre attraversa

Pavullo, travolta da un furgone mentre attraversa

Giuliana Ruggeri, 75 anni, stava andando a trovare un’amica malata. I figli: «Una persona unica, tutta per gli altri»

06 novembre 2017
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PAVULLO. Morta travolta da un furgone davanti casa, mentre attraversava per andare a trovare un’amica con problemi di salute. Se n’è andata così Giuliana Ruggeri, a 75 anni, in un incidente che ha lasciato in lacrime Sant’Antonio. Perché era una persona buonissima, molto attiva in parrocchia e nel volontariato, che pensava sempre agli altri: la conoscevano tutti. È successo alle 17 all’altezza dei civici 96 e 98 della Giardini, dove c’è l’incrocio con via Pico e davanti alla sede della Badiali Cisterne, l’azienda che aveva fondato il suo compianto marito Tonino Badiali. Giuliana stava attraversando (non c’erano strisce) per andare dall’amica 84enne Brigida Giusti, una delle persone che visitava praticamente tutti i giorni, per portare qualcosa o anche solo un sorriso.

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Pioveva ed era già scuro: fatalità ha voluto che sopraggiungesse in direzione Modena il furgone Renault Trafic guidato dal 60enne pavullese Luciano Tommasini, che l’ha vista all’ultimo e ha tentato di sterzare ma inutilmente: l’impatto è stato tremendo, tanto da incrinare anche il parabrezza sul lato sinistro. Il furgone si è arrestato dopo 20 metri: il corpo di Giuliana scaraventato sull’asfalto; il suo ombrello rimasto proprio davanti al cancello dell’amica che andava a trovare; le scarpe volate via. Immediato l’arrivo da Pavullo del 118, che ha attivato anche l’elicottero per un volo notturno d'emergenza. Ma il trasporto sarebbe stato inutile: è morta praticamente sul colpo.

«Ho visto all’ultimo un’ombra attraversare, non ho potuto farci niente», ha detto Tommasini, molto scosso. Sul posto per i rilievi la polizia municipale, e i carabinieri del Radiomobile per la viabilità, perché per quasi due ore si è dovuta mantenere la strada chiusa, con deviazione in via Boccaccio.

Straziante l’accorrere di amici e parenti, a partire dalla figlia Antonella e dal figlio Giuliano Badiali, che porta avanti la ditta del padre: «Ma non è possibile, la mamma no. Perché?». E tanta commozione anche nella gente del posto: «È una tragedia per il paese - ha detto Andrea Montorsi - Giuliana aveva sempre una parola per tutti, era vicina a tutti». «Metteva sempre prima gli altri nella vita - ha ricordato la figlia Antonella - poi pensava a sé».

La salma è stata trasferita dalle Onoranze Badiali a Modena in Medicina legale, furgone posto sotto sequestro su disposizione del pm Pasquale Mazzei.

Daniele Montanari