l’appendice umoristica di x factor
Luca “Sonny Stone” Lolaico alle semifinali di Strafactor
Luca Lolaico, alias Sonny Stone ha passato il turno e andrà avanti alle semifinali di Strafactor, l’appendice umoristica di X Factor.Sonny Stone, un protetto di Elio, si è esibito giovedì sera in un...
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Luca Lolaico, alias Sonny Stone ha passato il turno e andrà avanti alle semifinali di Strafactor, l’appendice umoristica di X Factor.
Sonny Stone, un protetto di Elio, si è esibito giovedì sera in un rap dal titolo “Italia ai giovani” e ha dichiarato il suo intento, “quello di riportare i giovani a votare”. Non è stato scelto dal televoto ma salvato fra i due concorrenti a rischio eliminazione da Rocco Tanica, il giudice aggiunto. In ogni caso il giovane di Sassuolo, che ha fatto riferimento più volte alla sua città durante la puntata, tornerà ancora dopo che saranno finite le eliminatorie di Strafactor (manca un’altra puntata).
Anche se è chiara la cifra umoristica del programma, che mette sul palco talenti davvero “alternativi”, resta il fatto che Lolaico è riuscito in un intento che perseguiva da tempo, quello di ottenere visibilità ad ampio raggio.
Basta guardare le sue pagine faceboook (come “Luca Lolaico dio degli dei”) o ricordare che si era anche presentato con una lista per le elezioni amministrative a Fiorano. Il nome era proprio “Italia dei giovani” ma non raccolse firme sufficienti e quindi offrì il suo appoggio al candidato forzista Pantelis Assimakis, entrando fra i candidati della sua lista.
Strafactor è il “cugino” del celeberrimo talent show musicale di Sky X-Factor, in cui i migliori cantanti amatoriali italiani si sfidano per ottenere un contratto con una casa discografica e lanciare la propria carriera da professionista. Poi in seconda serata inizia StraFactor, ovvero la divertente parodia condotta da Daniela Collu, in cui i giudici sono Elio, Drusilla e Jake La Furia, membro e fondatore dei Club Dogo.
Alle audizioni di StraFactor il 28enne ha impressionato i giudici con un suo inedito: la sigla di StraFactor. E da quel momento per lui, così come per i colleghi di X-Factor, è iniziato il lungo percorso verso un possibile successo al fianco di una delle colonne del programma, quell’Elio che per anni è stato giudice dell’edizione più nota. (g.b.)
Sonny Stone, un protetto di Elio, si è esibito giovedì sera in un rap dal titolo “Italia ai giovani” e ha dichiarato il suo intento, “quello di riportare i giovani a votare”. Non è stato scelto dal televoto ma salvato fra i due concorrenti a rischio eliminazione da Rocco Tanica, il giudice aggiunto. In ogni caso il giovane di Sassuolo, che ha fatto riferimento più volte alla sua città durante la puntata, tornerà ancora dopo che saranno finite le eliminatorie di Strafactor (manca un’altra puntata).
Anche se è chiara la cifra umoristica del programma, che mette sul palco talenti davvero “alternativi”, resta il fatto che Lolaico è riuscito in un intento che perseguiva da tempo, quello di ottenere visibilità ad ampio raggio.
Basta guardare le sue pagine faceboook (come “Luca Lolaico dio degli dei”) o ricordare che si era anche presentato con una lista per le elezioni amministrative a Fiorano. Il nome era proprio “Italia dei giovani” ma non raccolse firme sufficienti e quindi offrì il suo appoggio al candidato forzista Pantelis Assimakis, entrando fra i candidati della sua lista.
Strafactor è il “cugino” del celeberrimo talent show musicale di Sky X-Factor, in cui i migliori cantanti amatoriali italiani si sfidano per ottenere un contratto con una casa discografica e lanciare la propria carriera da professionista. Poi in seconda serata inizia StraFactor, ovvero la divertente parodia condotta da Daniela Collu, in cui i giudici sono Elio, Drusilla e Jake La Furia, membro e fondatore dei Club Dogo.
Alle audizioni di StraFactor il 28enne ha impressionato i giudici con un suo inedito: la sigla di StraFactor. E da quel momento per lui, così come per i colleghi di X-Factor, è iniziato il lungo percorso verso un possibile successo al fianco di una delle colonne del programma, quell’Elio che per anni è stato giudice dell’edizione più nota. (g.b.)