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Quelle opere d’arte fisse nel bosco

Quelle opere d’arte fisse nel bosco

Domani inizia Art in wood: arriveranno creatori da tutto il mondo

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ZOCCA. Coniugare l’arte e la natura, con la realizzazione di opere capaci di fondersi con l’ambiente circostante. Parte da qui Art in Wood, il laboratorio di land art che dal 2012 impegna artisti di tutto il mondo nella realizzazione di istallazioni in creta, sassi, legno di alberi caduti e altri materiali destinati con il tempo ad essere riassorbiti dal bosco.

L’appuntamento è da domani a domenica, presso l’area di San Giacomo a Zocca, per un’iniziativa organizzata dall’associazione “La Slucadora”, in collaborazione con Comune ed ente di gestione parchi dell’Emilia centrale. «Quest’anno - spiegano i promotori della manifestazione - siamo giunti alla sesta edizione di un evento che attira sempre più turisti e curiosi. A lasciare la loro “impronta” saranno artisti italiani ma anche stranieri, provenienti da Cile, Spagna e Giappone. Le opere saranno realizzate domani e sabato dalle 9 alle 18 ed è possibile assistere alla loro realizzazione. Inoltre la sezione Art in Wood junior ospiterà i lavori dei ragazzi della 2A e B della scuola media di Zocca».

La conclusione della manifestazione sarà domenica alle 9.30 quando il programma prevede che venga inaugurata l’esposizione dei ragazzi, poi alle 12 aprirà lo stand gastronomico con borlenghi, ciaci e crescentine e alle 15 si terrà l’inaugurazione delle opere 2017, accompagnate dalle musiche popolari di Rita e del suo organetto e da un ricco buffet.

«A tutt’oggi - dichiarano i volontari de “La Slucadora” - sono presenti una trentina di opere realizzate nelle precedenti cinque edizioni. Il percorso Art in Wood è visitabile tutto l'anno, partendo dall’antico Ospitale di San Giacomo fino all’interno del castagneto. La durata della passeggiata è di un’ora circa, al termine della quale è possibile votare le tre opere preferite utilizzando la cartolina posta al punto di partenza nell’apposito contenitore».

Tra i partecipanti premiati lo scorso anno anche Tahirou, uno dei richiedenti asilo presenti all’epoca sul territorio Zocca. (f.c.)