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Modena, gli studenti del Tassoni scrivono una lettera: «Così il liceo sportivo serve solamente a fare più ginnastica»

di Luca Gardinale
Modena, gli studenti del Tassoni scrivono una lettera: «Così il liceo sportivo serve solamente a fare più ginnastica»

Gli allievi sono delusi dopo due anni: «Deve formarci professionalmente, ma non si fa mai teoria»

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MODENA. Troppa pratica e poca teoria: in genere l’accusa funziona al contrario, almeno per quanto riguarda il sistema scolastico italiano, ma in questo caso la situazione è diversa.

Perché qui di pratica se ne fa un sacco - sei ore a settimana in palestra, con dei passaggi in piscina e gite con lezioni di sci - ma, almeno secondo gli studenti, è l’impianto teorico a mancare, trasformando così un indirizzo specifico in una semplice somma di ore di ginnastica.

Succede al liceo scientifico Tassoni di viale Reiter, e più precisamente la questione riguarda l’indirizzo sportivo, che da settembre arriverà al quarto anno dall’attivazione dopo che la sua introduzione aveva scatenato parecchia curiosità, quasi una corsa per poter occupare uno dei pochi posti a disposizione.

Un indirizzo, quello sportivo, che prevede appunto sei ore settimanali di discipline sportive oltre alla normale programmazione scolastica, ma il cui svolgimento non soddisfa buona parte della classe (l’indirizzo, particolarmente selettivo, è stato attivato per una sola sezione sebbene le richieste, come detto, fossero ben più numerose).

«Il fatto - spiegano alcuni studenti che quest’anno frequenteranno la terza - è che le tante attività in palestra non sono adeguatamente supportate dal punto di vista teorico, tanto che non abbiamo quasi mai utilizzato i manuali: molti di noi hanno scelto questo indirizzo perché vorrebbero lavorare nel mondo dello sport, ma poi si sono trovati davanti ad una serie di ore di ginnastica e basta. Insomma, la realtà è piuttosto diversa da come ce la aspettavamo al momento dell’iscrizione, tanto che alcuni alunni trovano delle scuse per non fare praticamente più ginnastica…».

Problemi che gli studenti dicono di aver affrontato insieme ai docenti, che non avrebbero però concesso loro un’attenzione adeguata. La questione sembra concreto: «Tra i problemi c’è anche quello della poca comunicazione tra i professori - riprendono gli alunni entrando nello specifico di alcuni casi - tanto che a volte ci troviamo a fare due volte le stesse cose. Insomma, siamo convinti che queste sei ore si potrebbero utilizzare in modo più proficuo, con l’obiettivo di farci uscire da questa scuola con delle competenze in campo sportivo».

Tutto questo mentre il nuovo anno scolastico si prospetta complicato: «Abbiamo saputo da un nostro rappresentante di classe - spiegano ancora gli alunni - che, dal momento che tra nuove iscrizioni e bocciature avremo diverse persone in più, saremo smistati in due classi. E’ un peccato, perché come classe eravamo molto uniti».