Bosch Rexroth, firmato l’accordo
Per i 1.300 lavoratori ridotto il precariato, evitati gli esuberi e nuove tutele
20 aprile 2017
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Riduzione del lavoro precario e più tutele, oltre a una serie di miglioramenti sul piano contrattuale e del salario. Sono gli elementi di fondo dell'accordo raggiunto dopo due anni di trattativa, sul rinnovo del contratto aziendale alla Bosch Rexroth Oil Control. L'intesa a cui sono giunti i sindacati Fiom-Fim-Uilm di Modena e Reggio Emilia riguarda i 1.300 dipendenti dei tre stabilimenti di Nonantola, Pavullo e Vezzano. Si chiude così un'aspra vertenza, dopo la presentazione da parte dell'azienda di un nuovo piano industriale che aveva previsto inizialmente 130 esuberi. Tra i punti più significativi dell'ipotesi c'è il superamento dello staff leasing con l'assunzione in maggio di tutti gli oltre 40 lavoratori attualmente impiegati con questa tipologia contrattuale. Le misure concordate trasformeranno 75 lavoratori precari in assunzioni a tempo indeterminato. Riguardo ai diritti dei lavoratori c'è l'impegno, nei casi di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo, ad avviare un percorso tra le parti per tentare di evitare il licenziamento stesso. Viene inoltre mantenuto il pagamento al 100% dei primi tre giorni di malattia. Sull'orario di lavoro, sono stati inseriti 20 e 22 turni fino al sabato, un gettone di presenza al sabato di 50 euro, e l'aumento della maggiorazione notturna dal 25% al 30%. Esteso il diritto alla mensa a tutti i lavoratori del gruppo con copertura al 70% da parte dell'azienda. Per il premio di risultato è stato fissato il massimale annuo a 2.100 euro uguale per tutti i lavoratori.