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I ragazzi e la scelta di Davide Grasso, foreign fighter: «Un compagno da ammirare, soprattutto per il coraggio»

I ragazzi e la scelta di Davide Grasso, foreign fighter: «Un compagno da ammirare, soprattutto per il coraggio»

Erano tanti i giovani ad assistere all'incontro di Davide Grasso, ex soldato delle milizie curde Ypg in guerra contro l’Isis.

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MODENA. Erano tanti i giovani ad assistere all'incontro di Davide Grasso, ex soldato delle milizie curde Ypg in guerra contro l’Isis. Tommaso, portavoce del Labùm, il collettivo che ha organizzato l’incontro dice: «L'idea era di portare a Modena una testimonianza diretta degli accadimenti in Medio Oriente, una voce fuori dal coro per spiegare un contesto intricato e complesso, difficile da capire per i giovani modenesi».

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I ragazzi del collettivo denunciano la scarsa e faziosa informazione dei media intorno alla guerra in Siria «per quello è fondamentale la contro-narrazione di Davide Grasso che l'Isis l'ha combattuta in prima persona», aggiunge Tommaso. Ma l'aspetto che più attira e coinvolge i giovani della sinistra radicale modenese è il racconto del processo rivoluzionario in atto nelle terre curde, un cambiamento radicale intorno alla teoria del confederalismo democratico.

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«E' incredibile che in quelle terre, nonostante le bombe e la guerra i Curdi siano riusciti a costruire un percorso di emancipazione. Come militanti del collettivo portiamo la nostra solidarietà a tutti i popoli oppressi e guardiamo con grande attenzione ai contenuti della rivoluzione curda, fra i quali spicca il femminismo», conclude il portavoce del Labùm. Partire in guerra non è una passeggiata né uno stage di formazione per aspiranti ribelli: «Significa prendersi una grossa responsabilità, significa mettere in gioco la propria vita», aggiunge Tommaso.

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«Non è sufficiente la solidarietà che può anche essere portata dall'Italia attraverso le numerose iniziative promosse dal nostro collettivo politico», dice Andrea organico del Guernica di cui il Labùm è la declinazione studentesca. «C'è questa tensione ad aiutare i Curdi in prima persona senza eroismi personali o costrizioni, ognuno di noi è libero di decidere la modalità del proprio apporto. Certo, per combattere non basta un fucile, ci vuole una maturità politica avanzata: nutriamo la massima solidarietà per chi decide questa opzione», osserva il giovane antagonista. Grasso icona dei centri sociali? «No, è un compagno che ammiriamo, ha avuto il coraggio delle sue scelte, ha fatto quello che ogni compagno o compagna vorrebbe fare», conclude Andrea. (g.j.g.)