Sassuolo, la città che piace a baristi e parrucchieri
Il commercio al dettaglio tiene e le attività registrate restano 814, come nel 2015 L’assessore Lombardi: «L’incertezza c’è, ma cerchiamo di sostenere il lavoro»
La chiusura del 2016 e gli ultimi dati sul commercio nel territorio di Sassuolo danno conferma di una situazione di sostanziale tenuta, anche se i numeri non sono relativi ai fatturati delle aziende, ma solo riferiti alle tipologie presenti in città.
L’assessore al Commercio Andrea Lombardi, a prima vista, ha parlato di “un andamento tutto sommato positivo se si considera la situazione di incertezza che ancora vige tra consumatori ed imprenditori”. In totale gli esercizi commerciali al dettaglio sono, casualmente, lo stesso numero dell’anno scorso: alla fine del 2015 erano 814 ed 814 sono anche a dicembre 2016. Erano 650 non alimentari e 164 alimentari nel 2015, sono passati a 654 non alimentari e 160 alimentari.
Altro dettaglio riguarda le aperture e le chiusure: nel 2015 le nuove attività di negozi alimentari erano state 19 contro le 13 dello scorso anno; le nuove aperture dei non alimentari erano state 45 contro le 39 dello scorso anno. Di contro le cessazioni delle attività di alimentari erano state 27 nel 2015 (lo scorso anno 17) e quelle relative ai non alimentari erano state 37 nel 2015 (41 lo scorso anno).
«L’andamento costante degli esercizi commerciali al dettaglio - commenta Lombardi - ci fa ritenere che la strada intrapresa con le associazioni di categoria, con il comitato commercianti ed i singoli esercenti sia quella giusta. A maggior ragione se si considera che, il dato, è figlio di una diminuzione delle “cessazioni” d’attività che nel 2015 erano 64, mentre nel 2016 sono state 58. Costante pure il settore delle medio-piccole strutture di vendita che sono rimaste 46 come nel 2015, così come rimane costante anche il numero delle grandi strutture presenti sul territorio».
Numeri da grande città sono invece quelli relativi ai pubblici esercizi, ai parrucchieri e agli estetisti. Per i bar lo scorso anno si è registrato un aumento di 9 unità, portando il complessivo da 169 a 178 (le nuove aperture sono state 14) mentre per acconciatori ed estetisti la cifra rimane considerevole e registra rispettivamente 100 per i primi e 35 per i secondi.
«Rispetto al clima d’incertezza che ha caratterizzato gli ultimi anni - aggiunge ancora l’assessore al Commercio - anche una sostanziale tenuta può essere letta in maniera positiva che, ci auguriamo possa essere l’inizio di una graduale ripresa. La strada intrapresa con le associazioni di categoria, il comitato commercianti, ma anche i singoli esercenti che hanno organizzato manifestazioni ed eventi, come ad esempio le piccole sfilate di moda, unite ai grandi eventi come i giovedì di luglio e le fiere di ottobre per citarne solo alcuni e l'impegno profuso a favore del turismo vanno nella direzione di portare sempre più persone in quel grande centro commerciale all’aria aperta che è rappresentato dal centro storico cittadino, senza dimenticare le altre zone del territorio, che con grande abnegazione cercano di offrire il massimo alle richieste della clientela».