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Carlotta e Modena: Vigne, cantine, mercato Albinelli e il profumo dei nostri borghi

Carlotta Lolli
Carlotta e Modena: Vigne, cantine, mercato Albinelli e il profumo dei nostri borghi

La chef modenese Carlotta Lolli, autrice del blog “Magna e Tes” parla dei suoi luoghi del cuore, dal Mercato Albinelli all’azienda agricola Hombre passando per la “storia” ovvero la Pomposa e il cinema Raffaello.

16 febbraio 2017
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La chef modenese Carlotta Lolli, autrice del blog “Magna e Tes” parla dei suoi luoghi del cuore, dal Mercato Albinelli all’azienda agricola Hombre passando per la “storia” ovvero la Pomposa e il cinema Raffaello.

. 1) Scuola Madonna Pellegrina. È stata la mia scuola d’infanzia, l'angolo felice in cui ho sviluppato tante passioni e interessi. Qui è dove ho preso in mano il primo pentolino della cucina di plastica. Che sia stato l’inizio di tutto?

2) Via Emilia Est. È dove sono cresciuta tra moto e caschi alla Superbike, il negozio dei miei genitori, e questa è una delle poche vie che per me non ha segreti. E poi da qui si vede benissimo la Ghirlandina!

3) L’Unione Terre di Castelli. Ogni borgo ha una storia da raccontare e parenti da andare a trovare. I miei nonni vivono a Vignola che da sempre apprezzo per vitalità e cultura; quando posso mi fermo a Castelvetro dove i ritmi rallentano e l’aria profuma di Lambrusco.

4) Azienda agricola Hombre. Hombre non è solo il nome di un’azienda o di un eccellente Parmigiano Reggiano, ma anche il soprannome dello zio Umberto Panini. Ogni anno, per Natale, la nostra numerosa famiglia si riunisce qui e io non mi faccio mai mancare un saluto a mucche e vitellini.

5) La Pomposa. Non sono i locali il motivo per cui frequento spesso la “piazza giovane”, ma la sua tranquillità di giorno e, soprattutto, il mercato biologico che si tiene ogni sabato. Di ritorno dal Mercato Albinelli una capatina è d’obbligo!

6) Mercato Albinelli. È un’istituzione per i modenesi, anche per quelli di provincia come me. Mi piace fare due o tre giri tra i banchi per vedere chi ha i prodotti migliori, anche se poi scelgo sempre lo stesso. Tra un acquisto e l’altro mi cattura il brusio e l’andirivieni di persone di ogni età.

7) Vigne e cantine. Visitando le cantine della nostra zona una cosa l’ho imparata: noi emiliani siamo dei gran lavoratori! Ciò che mi stupisce sempre è l’equilibrio tra tradizione e innovazione: da una parte c’è il tramandarsi di un nobile mestiere, dall’altra studio e applicazione di nuove tecnologie. La base è sempre l’assoluto rispetto del prodotto.

8) Cinema Raffaello. Un punto di riferimento d’infanzia per me e gli amici: le carte vincenti? La vicinanza a casa e l’angolo delle caramelle. Pur non frequentando molto i cinema, quando posso vengo qui e continuo a conservare i biglietti delle proiezioni a cui vado.

9) L'orto degli anziani. Per noi modenesi la campagna è una cosa seria, ce l’abbiamo nel Dna. In città o in provincia non fa differenza, coltiviamo per ricongiungerci alla terra, alle nostre origini agricole. Prima di cominciare la semina nell’orto passo di qui e cerco di carpire più trucchi possibile. E’ una vera scuola!

10) Casa. Vivo nella stessa casa da sempre e qui ho tutto ciò che mi serve. Casa è Modena, l’Emilia, il posto in cui ho radici e tradizioni.