Il porta a porta è in arrivo Ma scoppia già la polemica
Il nuovo sistema di raccolta rifiuti sarà attivato da aprile nella zona industriale Molte le preoccupazioni dei residenti. Hera: «Sfida ambiziosa, ce la faremo»
Tante perplessità dei residenti e degli imprenditori della zona industriale di Sassuolo che dal prossimo mese di aprile saranno interessati dalla rivoluzione della raccolta porta a porta dei rifiuti.
La novità, annunciata alcuni giorni fa da Hera e Comune, è stata illustrata nel dettaglio dall’assessore Sonia Pistoni e dal responsabile di Hera Franco Cerfogli in un incontro pubblico tenutosi a Confindustria Ceramica. Ad esprimere perplessità, in particolare, alcuni residenti della zona industriale che temono l’eliminazione dei cassonetti e il trasferimento del problema abbandono rifiuti dalle piazzole ai marciapiedi antistanti le case. Già oggi, infatti, sono sempre più frequenti gli abbandoni di rifiuti, anche ingombranti, in prossimità dei cassonetti.
Il fenomeno è stato descritto e analizzato dallo stesso Cerfogli, che ha spiegato come negli ultimi anni, a Sassuolo e non solo, gli abbandoni siano in continua crescita. La paura dei residenti è che dopo la rimozione dei bidoni, i maleducati, non trovando più i cassonetti, abbandonino i rifiuti davanti alle case e alle aziende, in prossimità dei sacchetti che, come prevede il nuovo sistema, verranno messi fuori dalle proprietà per consentirne la raccolta.
«In realtà - ha ribadito l’assessore Pistoni - la nuova modalità di raccolta dovrebbe ridurre il problema abbandoni, dato che ad oggi i cassonetti, specie nelle aree artigianali, che la notte restano deserte, sono un incentivo per gli incivili, che non credono così grave lasciare rifiuti in un punto in cui credono sia agevole la raccolta contemporaneamente allo svuotamento dei cassonetti».
Altra perplessità espressa dai cittadini che saranno a breve interessati dalla novità, che prevede la raccolta porta a porta di tutti i tipi di rifiuti (e che si estenderà, in due anni, a tutte le aree artigianali del distretto ceramico), riguarda le modalità di deposito dei rifiuti a bordo strada.
«Chi, come me, abita lungo via Radici - ha chiesto una donna - dovrebbe mettere i rifiuti a bordo carreggiata? Come potremo fare con l’organico che, lasciato fuori tutta notte, rischia di richiamare cani, gatti e topi?».
Hera e Comune hanno accolto le richieste dei cittadini precisando che tali problemi operativi verranno analizzati e risolti in occasione della visita dei tutor di Hera nelle case e nelle aziende.
«Per l’organico - ha infine precisato Cerfogli - il kit che verrà distribuito prevede una pattumiera chiusa e perciò il problema del randagismo non ci sarà».
Perplessità dei cittadini anche in merito alla imposizione, data dal calendario di raccolta, di tenere in casa per quasi 3 giorni i rifiuti organici e per una settimana quelli indifferenziati (tra cui rientrano però, ad esempio, i pannolini per bambini).
«Il progetto - hanno precisato i relatori dell’incontro - verrà cucito sulle esigenze dei cittadini e a ciò mirano incontri e tutoraggio. Siamo davanti ad una sfida ambiziosa che consentirà di aumentare la raccolta differenziata e che è il primo gradino di un processo che porterà entro il 2020 alla tariffazione puntuale dei rifiuti».