Gazzetta di Modena

MODENA. Nel 2011 aveva suscitato enorme scalpore il matrimonio tra due uxoricidi: lei Francesca Brandoli, 43 anni modenese, lui l’elettricista sassolese Luca Zambelli, 47 anni.

Ed ora, dopo cinque anni, i due hanno deciso consensualmente di divorziare. Non che l’amore sia finito. In realtà non era mai sbocciato. Semplicemente i due si sarebbero sposati solo per poter usufruire di benefici reciproci. Benefici che poi, in realtà, si rivelarono inesistenti, tanto che la separazione fu sostanzialmente successiva di pochi giorni al matrimonio. Si erano detti sì nell’agosto del 2011 a Bologna, nel carcere della Dozza; erano stati uniti in matrimonio tra le polemiche, dato che la madre di Zambelli si era opposta con forza.

Ma l’amministrazione, dopo aver provveduto a tutte le verifiche necessarie, non potè opporsi alla volontà degli sposi. Maurizio Cevenini, ex consigliere comunale, dichiarò all’epoca: «Che si trattasse di questa coppia l’ho saputo quando sono arrivato lì. Quando si arriva alla celebrazione gli uffici hanno già verificato che ci siano tutte le condizioni».

I due si erano macchiati dei rispettivi delitti nel 2006. A maggio Zambelli accoltellò la moglie Stefania Casolari, barista di 36 anni dalla quale si stava separando. L’ha uccisa con ventuno coltellate nella loro abitazione sassolese, mentre i due figli, all’epoca dei fatti di 14 e 10 anni, erano fuori. Zambelli era fuggito dal luogo del delitto e la donna era stata trovata agonizzante dalla madre; i carabinieri lo avevano poi rintracciato e confessò il delitto. Zambelli venne condannato a 18 anni. Sempre nel 2006, a novembre, la Brandoli, con l’amante Davide Ravarelli, accoltellò l’ex marito Christian Cavaletti, a Reggiolo dove la coppia aveva abitato e dove ancora risiedeva la vittima. Il giudice aveva appena affidato i due figli al padre. La Zambelli sta scontando l’ergastolo nel carcere milanese di San Vittore. Ed ora i due sono pronti a divorziare.