Modena, la rotatoria su via Emilia Ovest “mangerà” 5mila metri di verde
Se dovesse essere confermata l’ipotesi, sarebbe una rivoluzione all’incrocio con viale Autodromo Ma la discussione sulla fascia ferroviaria è aperta, soprattutto sul destino del cavalcavia Madonnina
MODENA. Era rimasta nell’ombra, tra quei “detti e non detti” che se passavano sotto silenzio era meglio per non aprire nuovi fronti di discussione. E invece ieri mattina in provincia è spuntata nuovamente la nuova rotonda che si prevede di costruire sotto al cavalcavia della Madonnina, all’incrocio tra viale Autodromo e via Emilia Ovest.
È uno dei punti di maggiore discussione di ciò che rimarrà della vecchia linea ferroviaria, sulla quale però il Comune ha già fatto un bel po’ di conti. Non solo in termini di milioni di euro rispetto al costo dell’opera, ma soprattutto in termini di quanto parco Ferrari dovrà essere “rubato” per lasciare spazio alla viabilità.
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Ieri mattina è stato presentato uno schema molto esplicativo in occasione del consiglio provinciale che aveva come oggetto di discussione le future opere pubbliche in provincia di Modena. E così, tra quelle già finanziate e i sogni di Muzzarelli, è spuntata nuovamente la rotonda che è tra i grandi interventi caldeggiati per i prossimi anni. A patto che si rinunci a cinquemila metri di parco Ferrari all’angolo tra via Emilia Ovest e viale Autodromo. Una piccola fetta se si pensa a quanto è grande il parco Ferrari, una bella fetta se si pensa che stiamo comunque parlando delle dimensioni di un campo da calcio. Perchè se lì si vuole fare la rotonda, l’unico modo per procedere in quella direzione è mangiare il parco. L’altra strada sarebbe quella di espropriare i palazzi di fronte, cosa evidentemente inattuabile.
La discussione in atto, la rotonda non è una certezza, la discussione per farla sì. Tra gli scettici c’è l’assessore Giacobazzi, ma il sindaco evidentemente spinge se ieri mattina nella lista delle cose da fare è spuntata questa scheda, che ha lasciato diversi amministratori della provincia un po’ sbigottiti.
La discussione sulla Diagonale, la linea storica liberata dalla ferrovia, è nel vivo ma non ancora al suo punto di svolta.
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Le tre ipotesi hanno come elemento comune il mantenimento del traffico veicolare sul cavalcavia esistente spostando quello ciclopedonale sul tracciato storico della via Emilia, le vie Cabassi e Tabacchi. La riapertura, comunque, non “spezzerà” la Diagonale per la quale, in quel punto, si prevede un passaggio in rilievo: il percorso di ricucitura, infatti, sarà al di sotto della Diagonale in modo da garantire, appunto, la continuità del “parco lineare” la cui progettazione completa è tra gli obiettivi del Psc, che continua ad essere in gravoso ritardo.
La prima ipotesi di intervento è quella minima: creare sulle vie Cabassi e Tabacchi solo un passaggio ciclopedonale lasciando inalterato il traffico veicolare sul cavalcavia e nei nodi semaforici all’altezza di via Autodromo e alla Madonnina. In questo modo, però, rimangono irrisolti i punti di conflitto della viabilità sia sul versante Madonnina, con il doppio semaforo, sia nell’incrocio tra via Cabassi e via Emilia Ovest.
La seconda ipotesi punta proprio a intervenire in quest’ultimo ambito con la costruzione di due rotatorie (una ai piedi del cavalcavia e un’altra all’altezza di via Autodromo) che consentono di rendere più fluida la circolazione. Anche in questo caso sotto la Diagonale è previsto esclusivamente il passaggio ciclopedonale e il cavalcavia rimane a doppio senso di circolazione.
La terza ipotesi è quella che punta a migliorare la viabilità in entrambi i versanti del cavalcavia superando il semaforo di viale Autodromo con una grande rotatoria posizionata all’altezza dell’inizio del parco Ferrari e semplificando anche il nodo semaforico della Madonnina. In questa ipotesi, infatti, si prevede per il cavalcavia un percorso a senso unico in direzione della città, mentre il traffico in uscita dei mezzi pesanti verrebbe indirizzato a sud o a nord (utilizzando quindi la nuova rotatoria di San Cataldo per l’ingresso in tangenziale) e prevedendo per le auto un senso unico sulle vie Cabassi e Tabacchi sempre passando “sotto” la Diagonale, a lato del percorso ciclopedonale.