Gazzetta di Modena

Modena

Festival Filosofia sull'Agonismo

Mouffe a Festival Filosofia: «L’agonismo politico è salutare per la democrazia»

di Maria Elena Mele
Mouffe a Festival Filosofia: «L’agonismo politico è salutare per la democrazia»

Secondo la professoressa: «La vera sfida è quella di opporsi senza massacrarsi». «Le passioni collettive e le lotta di potere ineliminabili dalla vita sociale e politica»

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MODENA. Il conflitto democratico di Chantal Mouffe sostiene i vantaggi di una democrazia incentrata sull'agonismo politico che invita a non accettare il messaggio secondo il quale non ci sono alternative. In realtà per la professoressa di Teoria politica della Westminster University le alternative ci sono, ma implicano una riattivazione del conflitto e un ripensamento delle logiche dello scontro politico in un mondo che sta cambiando rapidamente. E' stato questo il fulcro della lezione di Chantal Mouffe, dal titolo "Conflitto democratico". Argomento questo che ha appassionato i tanti presenti sia nella tensostruttura allestita in Piazza XX Settembre sia chi ha occupato diversi posti nella vicina Piazza Grande. In una proposta politica di ispirazione gramsciana Mouffe ha spiegato la linea di confine che esiste tra antagonismo e agonismo: «bisogna smettere di percepire l'altro come un nemico radicale, che in quanto tale, va distrutto ed eliminato; ma bisogna considerarlo come avversario da fronteggiare e combattere, in quanto ha idee diverse ma sempre degne di essere espresse e difese». Per la professoressa francese «la politica non ha mai una procedura che arriva razionalmente ad un consenso perché quello non è politica, ma amministrazione quindi è qualcosa di altro. Quindi il conflitto va sempre mantenuto, va regolato secondo alcune istituzioni che permettono a questa lotta di svolgersi non in modo distruttivo ma senza neanche essere neutralizzata in una procedura amministrativa». Il consenso tra i soggetti politici di una democrazia, secondo Mouffe, non può che essere una sorta di consenso conflittuale che vede gli avversari confrontarsi sui termini dei principi democratico-liberali. «La sfida della democrazia, ha spiegato Chantal Mouffe, è quella di opporsi senza massacrarsi; opporsi senza annodarsi vicendevolmente e quindi una lotta egemonica tra diversi; tra posizioni di conflitto tra di loro che non si negano, ma neanche si neutralizzano a vicenda». Nel corso della sua relazione Mouffe ha spiegato come il pluralismo di stampo agonistico si propone di incanalare le passioni collettive e le lotta di potere sono ineliminabili dalla vita sociale e politica, in disegni istituzionali democratici. Un simile modello agonistico ha il merito di costituire, secondo Chantale Mouffe, la stessa condizione d'esistenza della democrazia moderna dato il suo riconoscimento del conflitto alla base del confronto politico.