Gazzetta di Modena

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Modena «Nuova Piazza Mazzini? Che sia la volta buona»

Modena «Nuova Piazza Mazzini? Che sia la volta buona»

Attesa per il progetto di riqualificazione voluto dal Comune, l’auspicio è che gli annunci siano finiti

25 agosto 2016
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MODENA. C'è attesa per quanto il Comune illustrerà in piazza Mazzini il prossimo primo settembre. I commercianti del salotto buono della città, luogo con la sinagoga sulla sfondo dove l'archistar Mario Botta voleva realizzare una sorta di muro-fontana, restano fiduciosi di comprendere che accadrà con il bando per ristrutturare l'ex diurno e il progetto per riqualificare la superficie. I problemi attuali dell'area pubblica li segnala Fabio Galvani titolare dell'Ottica omonima: «abbiamo bisogno di una piazza senz'altro più uniforme, con un verde più consono e omogeneo utile a valorizzare la sinagoga. Importante sarà anche avere una pavimentazione uniforme, perché oggi qui non va bene».

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Più critico l'edicolante della piazza: «Ognuno deve fare bene il suo lavoro, per cui non ha senso che l'amministrazione chieda in giro come fare perché deve lei prendere le decisioni per il bene di tutti. Un conto è tastare il polso, non altro raccogliere idee tra i commercianti che fatalmente saranno tutte diverse una dall'altra. Il Comune non può fare dunque domande banali. In ogni caso sono stati spesi soldi, in passato, per progetti mai fatti». Roberto Menabue di Dischinpiazza conclude: «La piazza non ha enormi problemi, è un luogo tranquillo, allegato però a un caso grave come l'ex diurno chiuso e in degrado da molto tempo. Sarebbe ora di decidere che farne. Mazzini come tutte le piazze della città ha in ogni caso bisogno di eventi per creare attrattiva attraverso musica e cultura in genere.

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Modena infatti non è solo tortellini e aceto balsamico, basta fossilizzarsi solo sulla enogastronomia e le auto da corsa». L'assemblea del sindaco Giancarlo Muzzarelli e degli assessori Ludovica Ferrari e Gabriele Giacobazzi si annuncia dunque "calda". Questo perché, al di là, delle singole opinioni che giungeranno come "imput" al Comune i costi per realizzare quanto annunciato non saranno bassissimi. Fino ad ora la giunta ha spiegato di avere accantonato un milione e duecento mila euro che serviranno per riallestire la piazza attraverso una manutenzione straordinaria: in particolare verrà curato meglio il verde e subirà cambiamenti forti anche la pavimentazione oggi sconnessa. Ma poi non sarà semplice trovare, attraverso il bando pubblico annunciato, un privato che si accolli il rifacimento del sotterraneo ex albergo diurno. Questo privato vorrà fatalmente una contropartita e poi dovrà accordarsi con il Comune che vorrà tenere conto del sondaggio Che ne pensi? Chiuso nello scorso gennaio. Vada come vada, in ogni caso - e sono passati appena pochi anni - pare lontano un secolo l'idea di fare ristruttura questo luogo pubblico a Mario Botta. Infine Annarita Leoni dello spazio omonimo: «Il progetto dovrà esaltare la sinagoga»(s.l.)