Aimag, inizia l’era Borghi Una nomina tra le tensioni
I soci pubblici votano il nuovo presidente dopo il rinvio: al vertice l’impiegata Domani le proposte di Hera, Tea e Piacere approdano nei Consigli comunali
Monica Borghi, nonostante le perplessità avanzate dai sindaci della Bassa e del Mantovano, oggi diventerà la nuova presidente di Aimag. La 40enne, impiegata presso la Cna, espressione del distretto carpigiano sarà la prima donna a guidare la multiutility, che si appresta a una settimana intensa. La scelta del Consiglio d’amministrazione - il primo che non vedrà rappresentanti di Hera e delle Fondazioni bancarie - anticiperà l’approdo delle tre proposte di fusione sui banchi del Consiglio comunale.Il primo passaggio è in programma oggi dopo che nell’ultima seduta c’era stata alta tensione. Carpi aveva proposto inizialmente Massimiliano Silingardi, uomo di Confesercenti, che però aveva declinato la poltrona di presidente. A quel punto si è fatto largo il nome di Monica Borghi, inizialmente indicata come consigliere semplice. Un’idea che non aveva trovato particolari consensi alla luce del curriculum di colei che dovrà traghettare Aimag verso “una forte integrazione o fusione” con un partner imprenditoriale. Soliera e Novi sono stati i primi a sfilarsi e anche la Bassa aveva domandato lumi ai politici carpigiani sulle competenze maturate dalla prossima presidentessa. Negli ultimi giorni c’è stato un lavoro di cesello, ma le perplessità restano anche se saranno superate. Nel Cda entrano anche Silingardi, Giuliana Gavioli e Paolo Pirazzoli, manager del settore biomedicale ed espressione della Bassa a cui è stata rinnovata la fiducia e l’imprenditore 60enne Giorgio Strazzi, che rappresenterà i Comuni soci mantovani.
Ma la nomina del nuovo Consiglio anticiperà di appena 24 ore un nuovo passaggio “caldo” per il futuro di Aimag: la presentazione delle proposte di Hera, Tea e Piacere ai Consigli comunali di Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano, in seduta unica. Appuntamento alle 21, nella sala civica “Ferraresi” a Novi, presso il municipio. I rappresentanti dei cittadini prenderanno visione, per la prima volta, dopo le anticipazioni della Gazzetta, dei piani strategici. Hera propone una fusione per incorpporazione completa e immediata o eventualmente di salire subito in maggioranza con il 51%. Da Tea è arrivata l’idea di una holding che guidi l’integrazione pur mantenendo i brand e con la possibilità di voto a valore multiplo sulle scelte legate al territorio mentre Piacere si pone come socio di minoranza. Sarà un bando a dover decretare il partner di Aimag, ma i giochi iniziano adesso. (fd)