Andrea, Claudio, Federico: ecco i tre nuovi sacerdoti modenesi
Originari di Bomporto, Vignola e Spezzano, hanno appena terminato il seminario. In Duomo a Modena l’ordinazione. Andranno a Castelnuovo, Madonna Pellegrina, Vignola
MODENA. «Fidatevi di Dio». È l’appello di Andrea Ballarin, Claudio Milioli e Federico Manicardi. Le strade dei tre modenesi s’incontreranno oggi in un unico percorso consacrato. Alle 20.30, infatti, i seminaristi saranno faccia a faccia con mons. Erio Castellucci. Il vescovo li ordinerà sacerdoti in cattedrale. Tre nuovi sacerdoti modenesi di cui la Diocesi ha bisogno come il pane, vista la carenza di preti.
Andrea Ballarin, 25 anni di Bomporto, primo di tre fratelli; dopo il liceo, l'ingresso in Seminario. Dopo l'ordinazione, Andrea sarà il collaboratore della parrocchia di Castelnuovo ma celebrerà a Bomporto la prima messa, domani alle 11, insieme all'amico Federico Manicardi. Federico, 28 anni, di Vignola, è diplomato all'Accademia di Belle Arti. Da lunedì sarà alla Madonna Pellegrina, come collaboratore. Claudio Milioli, 24 anni, di Spezzano, dopo il liceo classico è entrato in Seminario. Don Claudio è destinato come collaboratore alla parrocchia di Vignola; celebrerà la prima messa a Spezzano, domani alle 11.
«La mia scelta è nata molti anni fa - ha spiegato Claudio, di Spezzano - quando avevo dodici anni. Dentro di me ho sentito un desiderio grande che è rimasto». Dopo il liceo, Claudio è entrato in seminario a Modena.
«I miei genitori pregano per me mentre i miei amici hanno apprezzato la mia franchezza. La maggior parte di loro non è praticante, ma tutti hanno apprezzato la mia sincerità».
Qual è la rinuncia più grande?
«Si vede volta per volta - risponde il futuro sacerdote - ma l’aspetto più bello e difficile è fidarsi ogni giorno di Dio. Saremmo più portati ad appoggiarsi su ciò in cui siamo sicuri. Fare la volontà del Signore è invece sfidante».
Un consiglio a un giovane?
«Fidarsi del Signore anche quando non sembra sensato. Dio è l’unico che non tradisce mai. Vedo i giovani chiedersi che senso abbia pregare, andare a messa, confessarsi. Fidarsi pian piano cambia la vita. Altrimenti, tutti i desideri che abbiamo rischiano di perdersi senza fede. Se uno ha il coraggio di trovare una vita di fede il Signore non lo abbandona».
Come si resiste alle tentazioni?
«Pregando. Anche se apparentemente non c’è un rapporto. Te ne accorgi nel corso del tuo cammino: scopri che nella tua vita tanti aspetti cambiano, migliorano. Se guardi indietro vedi che il Signore ti ha salvato con questi strumenti».
Domani si sentirà chiamare per la prima volta con l’appellativo di “don” nella chiesa che lo ha visto crescere.
«Don Paolo mi ha aiutato tantissimo era giusto iniziare un pezzo di vita lì».
Tra qualche settimana s’insedierà a Vignola come collaboratore. Andrea Ballarin partirà invece dalla sua Bomporto prima di svolgere lo stesso incarico presso la parrocchia di Castelnuovo.
«Sento agitazione e trepidazione in questa attesa - spiega - è un passo importante, credo sia normale sentirsi così. Provo una grande serenità: sento che il cammino percorso è buono, la strada è giusta».
La messa nella Bassa sarà concelebrata da Federico, di tre anni più grande. «Un po’ di ansia c’è - ammette il vignolese, da dopodomani collaboratore alla chiesa della Madonna Pellegrina - ma è normale. Ho tanta fiducia: sono molto vive le reazioni che mi hanno sostenuto nel passato, presenti oggi e che spero di avere anche nel futuro».