Gazzetta di Modena

MODENA «In un'altra città queste risorse verrebbero valorizzate». A descrivere la situazione della stazione Piccola è Bianca Giannelli, studentessa originaria di Bari. «In zona le risorse non sono valorizzate ed è un peccato - ha ripreso la studentessa originaria di Bari - perché Modena è bella». Cosa si potrebbe fare? «Ad esempio - ha elencato la studentessa - mostrare i treni d'epoca. All'interno della stazione ci sono questi treni in disuso che potrebbero diventare patrimonio storico. Anche il monumento alle Torri Gemelle è poco curato: basterebbero dei fiori e un minimo di manutenzione per dargli importanza e valore». Cosa sta facendo Fer? Le Ferrovie Emilia Romagna hanno attivato un processo per vendere parte dei treni che andrebbe demolita. La società è in attesa di direttive regionali per allestire un museo con i cimeli storici. Altre le strutture a cui si riferisce anche la giovane: sono quelle di piazza Manzoni. In zona ci sono stati furti, qualche rissa e i residenti hanno organizzato una petizione per installare barriere antirumore. La ragazza, oltre a studiare in via Campi, aiuta i genitori, proprietari della tabaccheria della stazione. «Manca l'edicola - ha fatto presente Bianca - la stazione di per sé è un luogo storico della città, ma non è valorizzato. Inoltre, il bagno della stazione è sempre fuori uso». Sulla porta dell'ex edicola campeggia la scritta "in vendita". «Moltissime persone - fa eco la madre di Bianca - scendono dal treno e si aspettano un minimo di servizi: primo fra tutti il bagno». «Non fanno più niente da anni per la zona - ha protestato un'anziana residente in via Domenico Cucchiari - l'unica cosa che hanno fatto è stato aver aperto la strada al doppio senso di circolazione». L'attraversamento su via Medaglie d'Oro è ritenuto pericoloso: le strisce non vengono rispettate. «Mio padre è stato investito tre volte», ha denunciato Bianca. (m.s.)