Conti in rosso per Maserati: ecco i dati
Il bilancio civilistico di Maserati spa si è chiuso nel 2015 con una perdita netta di quasi 87 milioni di euro contro l'utile di 100 milioni del 2014
MODENA. Conti in rosso per Maserati. A poche ore dall'annuncio del gruppo Fca sul cambio al vertice di Alfa e Maserati, col nuovo amministratore delegato Reid Bigland, arriva infatti un brusco aggiornamento sui conti. Il bilancio civilistico di Maserati spa si è chiuso nel 2015 con una perdita netta di quasi 87 milioni di euro contro l'utile di 100 milioni del 2014, su un fatturato sceso da 2,64 a 2,13 miliardi di euro (i ricavi per vendite di auto sono scesi da 2,3 a 1,7 miliardi). Il bilancio consolidato di Fca riporta per Maserati un giro d'affari di 2,41 miliardi di euro (da 2,77 miliardi) e un utile operativo di 105 milioni, in calo dai 275 dell'anno precedente. Nel perimetro della Maserati spa è incluso lo stabilimento di Modena, che produce i modelli Granturismo e Grancabrio (ma dal 2017 declineranno, si parla di un nuovo modello in arrivo ma forse nel 2018-2019), ma non quello di Grugliasco, da cui escono le berline Ghibli e Quattroporte; Maserati acquista queste ultime dalla capogruppo Fca italy (l'ex Fiat auto) e poi le rivende in tutto il mondo tramite una serie di filiali commerciali. E ancora: il numero di vetture consegnate nel 2015 è sceso da 40.000 a poco più di 29.000 (-27%) a causa in primis del crollo nei due maggiori mercati: gli Usa (-42%) e la Cina (-46%). le consegne in europa sono invece salite del 5%, a 5.300 unità.
L'ex amministratore delegato Wester pagherebbe i ritardi nel lancio della Giulia dovuti a problemi tecnici, lo sviluppo dell'intera piattaforma costato molto piu` del previsto e, per quanto riguarda Maserati, la frenata delle vendite. Vendite che, dopo il boom del 2014, sono scese l'anno scorso e ancora all'inizio di quest'anno, costringendo alla cassa integrazione. Non è banale il momento per entrambi i prestigiosi marchi: Alfa Romeo sta portando sul mercato la Giulia, a quasi un anno dalla presentazione, e vedrà il debutto del secondo modello del piano di rilancio (il suv Stelvio) tra la fine di quest'anno e i primi del 2017; oltre allo stallo sui nuovi modelli nello stabilimento di Modena, Maserati è alle prese col lancio del levante che, prodotto a Mirafiori, rappresenta il debutto nel segmento dei suv e dovrebbe spingere le vendite verso quota 75.000