Laura Ferrari oggi ritorna a Modena
La studentessa arriva da Barcellona su un volo di linea. Poi cure al Policlinico. Il papà Riccardo: «Ha già voglia di tortellini»
Laura torna a casa. Dieci giorni di coma, un mese e mezzo circa di cure, due interventi delicati e altri di contorno, alcuni inaspettati, ma comunque da non sottovalutare e che tutte le volte parevano limare speranze, allungare ancora di più i tempi di guarigione. Incertezze, timori, poi il risveglio, le prime parole, i primi movimenti del braccio e della gamba. E a seguire quei primi minuti seduta sul letto, poi in piedi, i primi passi e già la voglia di finire gli ultimi esami che la separano dalla tesi in Giurisprudenza. Laura Ferrari ha stupito tutti, anche i medici dell’ospedale di Barcellona dove era ricoverata dal 21 marzo sc orso, dopo quel terribile incidente avvenuto a Tarragona quando il bus dove si trovava assieme ad altre studentesse universitarie del progetto Erasmus si ribaltò. Laura, 23 anni, ricorda che tutto volava in aria e che si trovò in mezzo a corpi e a lamiere, con la testa che sanguinava e che fu la sua amica Elise, la studentessa belga seduta accanto a lei, che la estrasse dal bus e la salvò, tenendola sveglia sino al’arrivo dei soccorsi e tamponandole la ferita.
Questa mattina la modenese salirà su un aereo di linea, si accomoderà in prima classe per poi atterrare ed arrivare a Modena in tarda mattinata.
«Al trasporto sino all’aereo e al volo stesso nonchè all’attrezzatura sanitaria e di conforto per affrontare il viaggio ha pensato tutto l’assicurazione del bus dell’incidente - spiega il papà Riccardo - Niente voli con Croce Rossa o Protezione civile. Laura è contentissima anche per questo, perché tutti i controlli hanno stabilito che non correrà rischi nel volare. E poi è contenta di tornare. Anzi, ha espresso un desiderio... classico, un bel piatto di tortellini per festeggiare il rientro. Farà il viaggio con la mamma e suo fratello».
Una volta a Modena cosa farà Laura? «Ora sta bene, non ha febbre, ha superato l’ultimo intervento di ricostruzione. Ma non ha terminato le cure. In Spagna hanno fatto tutti i documenti per il trasferimento e per il conferimento del suo caso al Policlinico: verrà ricoverata, ne avrà ancora per un po’. Forse ci sarà la possibilità di un day hospital, ma si vedrà, è presto».
E al Policlinco troverà le cure del reparto di chirurgia plastica e ricostruttiva dove è attiva l’équipe medica guidata dal professor Giorgio De Santis. Già ci sono stati contatti, anche recenti ad un convegno a Londra, tra De Santis e il collega spagnolo che ha curato Laura, inoltre una specializzanda modenese ha seguito la ragazza all’ospedale Santa Creu e San Pau di Barcellona. Domani mattina, alle 12.30, Policlinico e Università, da sempre vicini alla ragazza, incontreranno la stampa per fare il punto della situazione. Probabile ci sia anche Laura, che potrà sfoggiare un bel turbante sul capo.