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La “Angelo Po” di Carpi piace ai giapponesi

La “Angelo Po” di Carpi piace ai giapponesi

Importante offerta di acquisto di una multinazionale asiatica. Rossella Po: «Non è una novità ma resteremo alla guida»

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CARPI. L’azienda Angelo Po di Carpi potrebbe diventare giapponese, se acquisita da una multinazionale del Sol Levante che vorrebbe entrare nel florido mercato delle cucine industriali.

Non è la prima volta e probabilmente non sarà neppure l'ultima, ma in questa occasione le voci di vendita di una delle più note aziende modenesi vanno avanti da tempo. E soprattutto c'è chi giura che, nonostante una parte della famiglia Po proprietaria ancora oggi dell'azienda fondata nel 1922 sia contraria, in questo caso la trattativa sia più approfondita. Tanto che una parte della proprietà - appunto - starebbe facendo un pensierino sulla vendita alla multinazionale giapponese che esordirebbe così con questa importante acquisizione nel settore della ristorazione.

Ma ancora, secondo fonti della Gazzetta, non si sarebbe firmato alcun documento anche se non manca chi ricorda che si sta parlando delle cifre necessarie, ovviamente decine di milioni di euro, per arrivare al controllo totale della proprietà. In questo caso pare proprio che l'offerta sia di tutto rispetto anche se negli uffici di Angelo Po, con l'azienda che attualmente è chiusa ufficialmente fino al prossimo 11 gennaio, non si sbilanciano.

Soprattutto l'amministratore delegato Rossella Po, sia pure non smentendo l'interessamento anche recente di offerenti per la sua azienda, non dice di più.

«La Angelo Po - spiega l’imprenditrice, nipote del fondatore - riceve periodicamente, da sempre, offerte di acquisizione. Questo perché fortunatamente siamo una azienda solida, ben patrimonializzata e dunque che diventa appetibile da parte di molti gruppi industriali. Non c'è alcuna novità da comunicare e se si parla di un’offerta molto recente anche in questo caso non vedo novità, visto che ci fanno offerte praticamente da quando l'azienda è nata. Da allora la famiglia Po continua a gestire la propria azienda e resterà alla guida della Angelo Po di Carpi ancora per molto tempo».

Questa importante azienda carpigiana, ora in buone condizioni dopo che alcuni anni fa aveva subito la crisi che ha colpito tante industrie, è nata nel 1922 e attualmente impiega 450 addetti con capannoni estesi per 58mila metri quadrati e cinque sedi estere.

Nel 1922 un giovane carpigiano di professione artigiano, appunto Angelo Po, aprì la sua bottega che nel 1927 produsse la prima "Carpigiana". Si trattava di una cucina smaltata, dotata di moderne innovazioni per l'epoca che fu solo la prima grande intuizione. Pochi anni dopo, dal '35, arrivarono la stufa a segatura fino alle moderne cucine high-tech.

Stefano Luppi