Il Vescovo di Modena ha consacrato Marco e Paolo
Lacrime, applausi e tanti abbracci per i due nuovi sacerdoti: «Vogliamo sognare insieme a voi la Chiesa del futuro»
«Vogliamo sognare insieme a voi la chiesa del futuro. La chiesa che ha ancora davanti una pesca abbondante, che non vede l’ora di testimoniare la salvezza e, grazie anche al coro arrivato qui in questa occasione, questa è diventata la celebrazione di tutti: qui ci sono tante relazioni che parlano di Dio. Al centro del nostro ministero vogliamo mettere queste». Con queste loro parole, pregne di lacrime di commozione, dopo una cerimonia intensissima davanti a oltre mille persone accorse nel tardo pomeriggio di ieri in Cattedrale, Marco Bonfatti di Formigine e Paolo Monzani della parrocchia del Tempio sono diventati sacerdoti.
Si tratta delle prime ordinazioni presbiteriali del vescovo Erio Castellucci, accolte da applausi fragorosi e, soprattutto, da tantissimi abbracci.
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È stato proprio il calore umano intorno a questi due giovani uomini che hanno deciso di dedicare la propria vita al sacerdozio che ha caratterizzato le due ore, tra consacrazione e messa, che hanno illuminato a festa il Duomo. «Eccomi» hanno risposto Marco e Paolo quando sono stati chiamati per l’ordinazione. E le lacrime sono scese copiose dai loro volti mentre, sdraiati verso l’altare su cui dopo pochi minuti sono stati chiamati a celebrare la messa per la prima volta, ascoltavano il rito che li ha resi sacerdoti.
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Don Federico Pigoni, rettore del seminario, ha illustrato i motivi per cui i due sono degni della consacrazione, mentre il vescovo Erio Castellucci si è soffermato sul racconto di Pietro e Andrea, richiamati dal Cristo risorto al mestiere originario di pescatori.«Marco e Paolo, voi siete oggi in una situazione che può sembrare simile a questa – ha commentato il vescovo, aggiungendo con semplicità che in questo lui è stato chiamato a raccogliere ciò che non ha seminato - Il Signore vi manda ad essere pescatori nel mare aperto di un mondo difficile. Marco, tu eri già avviato verso una buona carriera professionale, come ingegnere, e forse anche verso uno stipendio attraente. Paolo, tu eri un ragazzino promettente e la vita ti avrebbe aperto tante possibilità. Forse qualcuno vi avrà detto o avrà pensato: perché spendere la vita in questo modo? La risposta è solo quella di Gesù: la gioia che viene dal farsi dono, interamente dono per i fratelli». E, durante la consacrazione sono scattati gli abbracci dei numerosi fratelli di fede: 80 sacerdoti hanno partecipato alla funzione, i parroci di Campogalliano, di Formigine, del Tempio, insieme a un secondo vescovo, Giuseppe Verucchi di Cervia-Ravenna, rimasto a Formigine per tanti anni.
L’abbraccio del coro, poi, si è fatto sentire forte: erano presenti 80 elementi dei 5 cori che hanno affiancato Marco e Paolo nella loro crescita e 15 strumentisti. Un vortice di emozioni che ha condotto a ripetuti applausi e, ancora, ad abbracci affettuosi verso i due giovani.
E altrettanto sentito è stato l’abbraccio interminabile dei due nuovi sacerdoti con il vescovo Castellucci.
Per il 2015 le ordinazioni sacerdotali non sono finite: sono in fatti previste altre due richieste di ammissione per la festa del seminario.