A Modena la Banca Popolare dell'Emilia Romagna raddoppia l’utile: 81 milioni
Per la Bper un incremento pari al 90,4%. Il Consiglio di amministrazione della banca modenese di via San Carlo: «Superati gli obiettivi reddituali fissati ad inizio anno»
MODENA. Utile quasi raddoppiato a quota 81 milioni di euro. Chiude con questo risultato la Banca Popolare dell'Emilia Romagna il primo semestre dell'anno. Con un aumento pari ad un +90,4%, infatti, Bper - si legge nella nota diffusa dopo l’approvazione dei risultati da parte del Consiglio di amministrazione - ha nettamente superato gli obiettivi reddituali previsti a inizio anno.
«Credo sia importante sottolineare - afferma Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Banca Popolare dell'Emilia Romagna - che si stanno manifestando i primi effetti positivi dell’azione di ricomposizione del profilo di rischio del nostro portafoglio crediti: calano sensibilmente i flussi di ingresso a crediti dubbi, diminuiscono le rettifiche su crediti e si incrementa il livello delle coperture ormai prossimo al 42%, una delle percentuali più elevate tra i diretti competitors. Inoltre, registriamo una forte accelerazione nelle nuove erogazioni di credito a famiglie ed imprese».
Entrando nel dettaglio si evidenzia come nel primo semestre si sia registrato un incremento delle commissioni (+4,2%) grazie alla buona performance del risparmio gestito e bancassurance (+35,6%). Accantonamenti su crediti, invece, in forte riduzione nel semestre (-28,6% anno su anno). Il primo semestre, inoltre, chiude con un margine di interesse in calo del 5,5% annuo a 622,5 milioni di euro. Il risultato netto delle attività di negoziazione si attesta a 75,4 milioni (-41,1% annuo) particolarmente influenzato dall'andamento negativo e dalla notevole volatilità dei mercati finanziari nell'ultima parte del secondo trimestre a causa della crisi greca.
La redditività operativa è, di conseguenza, in calo del 6,8% annuo a 1,08 miliardi di euro. «Positivi - prosegue Vandelli - la posizione di liquidità e il profilo patrimoniale del Gruppo come confermato dagli indici LCR e NSFR ampiamente superiori al 100% e da un CET1 Fully Phased all'11,50%, accompagnati da un livello di leverage che si attesta oltre il 7% tra i migliori del sistema a conferma di prudenti ed equilibrate scelte gestionali di bilancio».