Il treno si ferma nella notte nel tunnel per 40 minuti, paura tra i passeggeri
Il Regionale 6250, in piena campagna tra Villa Freto e Marzaglia, sulla linea tra Modena e Reggio Emilia, va in tilt all'1.45 per un cambio dei binari bloccato
MODENA. Quaranta minuti sul treno che all'improvviso si è fermato. Senza che nessuno sappia dare spiegazioni. Senza sapere se e quando si potrà ripartire. Viaggio al termine della notte nella notte tra mercoledì e giovedì per pochi i passeggeri del treno regionale 6250, ultima corsa per chi da Bologna deve risalire la via Emilia verso Parma.
Una corse come tante, ma con l'imprevisto in agguato: che scatta puntuale all'1.45 circa sotto forma di guasto sulle rotaie. Da quel che riusciranno a sapere, solo dopo, i viaggiatori si tratta di un cambio dei binari bloccato. di certo quel che si capisce subito è che, poco prima di Rubiera, il convoglio si ferma, spegne i motori e rimane in attesa che qualcuno arrivi sul posto a risolvere il problema.
I vagoni restano arenatì per metà dentro la nuova galleria sotterranea costruita nella campagna tra Villa Freto e Marzaglia nella Bassa tra Modena e Reggio. Gli sfortunati passeggeri aspettano (invano) spiegazioni. Resteranno ad attendere per 40 minuti circa prima che l'altoparlante si riaccenda e annunci appunto un ritardo di quasi tre quarti d'ora. Il capotreno nel frattempo è impegnato a chiamare i soccorsi.
Per qualcuno l'attesa è più insopportabile: tre ragazze di Chicago, studentesse dell'Unimore e di ritorno da Roma, vengono avvicinate da un passeggero che aveva alzato un po' troppo il gomito e che cerca di attaccare conversazione; il dialogo non decolla, e anzi l'uomo si fa un po' troppo molesto tanto che le ragazze se ne vanno: cambiano vagone per non averci più a che fare (e a quel punto lui crolla nel sonno).
Un passeggero intanto riesce a trovare in coda al convoglio, il capotreno. Con lui si cerca di capire: prima salta fuori l'ipotesi del guasto, poi quella del cambio dei binari bloccato. Sta di fatto che si sparge la voce e intanto arrivano i rinforzi. Serve un'altra decina di minuti per rimettere in moto il treno.
«E dire che questo tratto di rotaie è nuovo di zecca», quasi non ci si raccapezza un ferroviere. Quella a nord del cimitero di San Cataldo e vicina allo scalo merci di Marzaglia, è infatti la nuova linea ferroviaria costruita fuori dal centro abitato che ha sostituito il tracciato storico appena lo scorso 29 febbraio. Ed è proprio a poche centinaia di metri dalla nuova galleria sotterranea di circa due chilometri (a metà tra Modena e Reggio) che a febbraio
Questa volta però niente rischi, solo il fastidioso imprevisto di un ritardo di quasi 40 minuti; la corsa partita alle 00.46 ha raggiunto Parma circa alle 2.40, invece che alle 2.09.