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Hannah Arendt e il grande salvatore in due film e mostre

Hannah Arendt e il grande salvatore in due film e mostre

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Gli appuntamenti principali previsti in occasione della Giornata della memoria sono la mostra "Immagini del silenzio", il ricordo del salvatore di ebrei Angelo Donati e la proiezione del film su Hannah Arendt. Il film verrà proiettato per le scuole il 27 gennaio alle 9,30 alla Fondazione S.Carlo, con introduzione di Carlo Altini e Alfonso Botti e replicato alla Tenda il 30 gennaio alle 21 con introduzione di Giuliano Albarani (ingresso gratuito).

Arendt nel 1961-62 fu la reporter della prestigiosa rivista americana “New Yorker”, inviata in Israele per stendere il reportage sul processo al criminale nazista Adolf Eichmann. Il gerarca, uno degli artefici dello sterminio degli ebrei nei lager, nascosto sotto falsa identità a Buenos Aires, venne rapito dai servizi segreti israeliani e processato a Gerusalemme.

Il film del 2014 di Margarethe Von Trotta è imperniato sulla feroce disputa nata dal reportage della intellettuale ebrea che descrisse il gerarca come “l'incarnazione dell'assoluta banalità del male”. Molto interessanti le conferenze previste al S. Filippo Neri in via S. Orsola 52 , dedicate al destino dei rifugiati ebrei sopravvissuti ai lager e alla figura dell'ebreo modenese Angelo Donati. Sabato 31 gennaio alle 18.30 le studiose Federica Di Padova e Silvia Mantovani parleranno del tema “Dopo tutto quello che abbiamo passato. Il destino degli ebrei in Italia 1945-1948”. Sabato 7 febbraio alle 18.30 Patrizia Di Luca del Centro di ricerca sull'emigrazione di S. Marino e Claudio Silingardi discuteranno sul tema “Angelo Donati, cittadino italiano di religione ebraica. Da Modena all'Europa”. Sempre al San Filippo Neri da oggi all'8 febbraio la mostra “Immagini dal silenzio. La prima mostra nazionale dei lager nazisti attraverso l’Italia 1955-1960” che sarà curata da Elisabetta Ruffini, direttore dell'Istituto storico di Bergamo. La storica esposizione che a Carpi, nel 1955, inaugurò la stagione della coscienza collettiva dei campi di concentramento, vide la partecipazione di circa 40mila persone e oltre 20 delegazioni straniere. Quella rassegna, visitata dallo scrittore Primo Levi, pure sopravvissuto ai lager, ebbe sulla società italiana l'effetto di una scossa, sollevando il velo sulla deportazione dimenticata.

Aperta sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 (Per info 059688272). (s.l.)