Democrazia Civica si presenta
Polemiche e proposte: «Che fine farà il patrimonio di beni per 142 milioni?»
Alle elezioni per il rinnovo della Provincia dopo la riforma della legge Delrio spunta una quarta lista guidata da Dante Mazzi, già consigliere per Fi, e Fabio Vicenzi, un passato in consiglio con l’Udc. Oltre a quelle del Pd, Forza Italia e al listone che raggruppa tutte le liste locali e civiche spunta anche Democrazia Civica, che sulla carta può contare su una cinquantina di consensi certi tra i rappresentanti dei Comuni più piccoli. Elezioni per modo di dire quelle che si terranno sabato, perchè riservate solo ai 696 “grandi elettori”, cioè tutti gli eletti nei Comuni; a loro il compito di scegliere tra due candidature alternative per la presidenza, Muzzarelli o Smeraldi (sindaco di Vignola) e votare il consiglio, composto da 12 persone. Questa la riforma Renzi-Delrio che congela le Province per altri cinque anni, con compiti ridotti e devoluti ai Comuni.
«Niente elezioni con i cittadini chiamati alle urne, così come sempre avvenuto - protesta Mazzi - Al loro posto avremo consiglieri scelti da chi è già stato eletto nei Comuni e che vota con gli stessi criteri con cui vengono mandati irappresentanti in Hera, Seta, Amo e via elencando. La Provincia viene declassata a una municipalizzata. Con la scusa del risparmio niente democrazia, i cittadini non scelgono più. E dire che la Provincia di Modena ha un cospicuo patrimonio di cui non si conosce la sorte e che fa gola. C’è ad esempio il tesoretto della partecipazione azionaria in Autobrennero, che oggi frutta 1,4 milioni all’anno di rendita e che il Comune di Modena, per la sua parte, ha liquidato a suo tempo a prezzi da saldo con Barbolini. In breve: che fine farà il patrimonio di 142 milioni e i 73 di spesa corrente? «Ci siamo ritrovati in questi anni passati dalla stessa parte della barricata quando difendevamo le istanze del territorio - aggiunge Vicenzi - Che si trattasse della ricostruzione o dei mutui delle banche abbiamo ottenuto risultati con l’appoggio di altri consiglieri».
«A Castelvetro - conclude Giorgio Montanari, ex sindaco Pd di Castelvetro - ho fatto esperienze amministrative per 25 anni. Ora serve muoversi in maniera credibile per difendere i cittadini a tutto campo». (s.c.)