«Sarà avveniristica la nuova casa protetta»
Presentato al Cersaie il progetto dell’architetto Portoghesi per la ristrutturazione dell’edificio
VIGNOLA. E’ stata svelata la scorsa settimana, nella prestigiosa cornice internazionale della fiera Cersaie 2014, la proposta di progetto per la ristrutturazione della Casa Protetta di Vignola. Davanti a un pubblico di circa 400 persone, il celebre architetto Paolo Portoghesi ha illustrato la sua idea avveniristica, elaborata anche grazie al lavoro di una ventina di studenti del Politecnico di Milano, che per oltre un anno hanno lavorato su questo tema. In pratica, se effettivamente sarà questo il progetto adottato (ora la palla passa infatti agli amministratori dell’Unione dei Comuni, che dovranno decidere il da farsi, ma intanto si potrà appunto discutere su una proposta concreta), l’attuale Casa Protetta non sarà toccata nei suoi assi portanti, ma solo ristrutturata.
La parte nuova, invece, dalle linee semicircolari, sovrasterà praticamente la parte esistente, permettendo da un lato di non dovere trasferire gli ospiti durante lo svolgimento dei lavori e, dall’altro, di aggiungere comunque servizi e/o posti alla Casa Protetta di Vignola, che attualmente ospita 66 persone del territorio dell’Unione.
«Il progetto – spiega Marco Franchini, presidente dell’Azienda per i Servizi alla Persona “G. Gasparini” di Vignola – si basa su un concept innovativo volto alla ristrutturazione di una casa residenza, per dare l’idea di “un luogo che fa entrare”, aperto alle persone e alla cittadinanza. La casa per anziani viene, dunque, immaginata come uno spazio in cui la collettività vi prende parte, grazie al coinvolgimento di adulti e bambini».
Non a caso, la stessa forma circolare nella direzione del centro di Vignola starebbe a significare una sorta di “abbraccio” della nuova Casa Protetta al cuore pulsante della vita cittadina. Nelle intenzioni dell’architetto Portoghesi e della committenza, quindi, la nuova Casa Protetta abbraccerà la città e sarà una sorta di “invito” ai cittadini per visitarla e interagire con essa. Presente all’evento anche l’assessore ai servizi sociali dell’Unione, Emilia Muratori, che ha affermato la necessità di confrontarsi su un tema come quello delle case residenza, che sempre più vedrà impegnato il territorio. Un nodo ancora da risolvere, e di cui forse è ancora prematuro parlare (perché appunto il progetto deve ancora essere discusso ed eventualmente adottato nei tempi che saranno ideonei), sono i costi. Stando abbondanti, il preventivo si aggira sui cinque milioni di euro, una cifra per la quale l’Azienda di Servizi alla Persona intenderebbe chiedere anche l’appoggio di cittadini e aziende private e istituti bancari.
Marco Pederzoli
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