Gazzetta di Modena

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«Un errore lo stop al polo scolastico Le aule non bastano»

«Un errore lo stop al polo scolastico Le aule non bastano»

Montecreto. Il capogruppo di minoranza ed ex sindaco attacca la scelta dell’attuale Giunta: «I lavori andavano fatti»

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MONTECRETO. Con l'inizio dell'anno scolastico torna in primo piano il caso del polo di Acquaria di Montecreto. Maurizio Cadegiani, sindaco in carica fino al maggio scorso e oggi capogruppo dell'opposizione, aveva portato avanti ed ottenuto contributi per quasi 600 mila euro per la realizzazione del nuovo plesso scolastico da edificare nella frazione. Sul tema, cittadini, elettori e amministratori erano divisi: «Perché costruire un nuovo polo scolastico in una frazione senza riqualificare la scuola del capoluogo?», questo l'interrogativo più gettonato in campagna elettorale. L'attuale maggioranza e il sindaco Leandro Bonucchi hanno però deciso di battere altre strade e di abbandonare il progetto. Cadegiani non si arrende ed interviene ancora sul tema. «Le previsioni fatte sulle base dei dati in possesso del Comune sin dal 2010 vedevano in costante e graduale crescita i bambini che avrebbero fruito delle attuali strutture scolastiche - ha spiegato - A conferma di ciò, ad oggi il sistema scolastico elementare di Acquaria registra almeno 20 ingressi tra gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016. Un numero significativo di nuovi alunni che consentiranno nel breve tempo di ritornare ad avere dalla prima alla quinta classe elementare, evitando il sistema sino ad oggi utilizzato della multi classe per il numero esiguo degli studenti. Un importante e confortante segnale per una piccola comunità come la nostra, alla quale l’Amministrazione pubblica ha il dovere di dare una risposta veloce e degna dei tempi che stiamo vivendo e a cui si era trovata la soluzione prima dell’elezione dell’attuale sindaco. Basti pensare che l’incremento degli alunni in questi due anni rappresenta statisticamente un più cinquanta per cento dei fruitori attuali della struttura. Ricordo ancora come rappresentanti dell’allora minoranza, oggi rieletti in maggioranza, mi davano del visionario e del mistificatore della realtà. Oggi sono smentiti dai fatti, tanto che si notano già le prime preoccupazioni su come sistemare gli alunni nei prossimi due anni scolastici, dati gli spazi esigui dell’attuale struttura». Cadegiani si sofferma poi sui costi che dovrà sostenere l'amministrazione per riqualificare la vecchia scuola di Acquaria. «A mio parere ci sarà un aggravio di spesa per ammodernare e allargare la struttura, anche in considerazione delle normative antisismiche - precisa - Sarebbe stato molto meglio, sia per i costi che per la fruibilità della scuola, rifare tutto da zero. Il progetto presentato era stato studiato da un pool di ingegneri anche al fine di ridurre le spese di mantenimento mediante la produzione di energia elettrica e riscaldamento geotermico con fonti rinnovabili, necessarie al sostentamento della struttura. Se poi si guarda la vicenda a livello comprensoriale, ad oggi il Comune di Montecreto si presenta in Unione dei Comuni del Frignano senza strutture che permetterebbero nel prossimo futuro di dare un servizio ai propri cittadini - conclude Cadegiani- che sarebbero così indotti a cambiare luoghi di residenza».

Francesco Seghedoni