Gazzetta di Modena

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Scatta l’allerta dengue ma è falso allarme

Scatta l’allerta dengue ma è falso allarme

Il Comune già pronto a chiudere tre scuole per la disinfestazione. Poi le analisi sul malato danno un esito negativo

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Il sospetto di un secondo caso di febbre da virus dengue (dopo quello accertato alcuni giorni fa in un’abitazione dietro la Cattedrale), ieri ha fatto scattare l’imponente macchina di disinfestazione del Comune. L’allarme, poi rientrato dopo gli esami medici, era scattato già nel primo pomeriggio quando l’ufficio Ambiente municipale è stato contattato dall’Ausl per segnalare che un residente in città, al rientro da un viaggio all’estero, aveva i sintomi tipici della febbre dengue. Come previsto dal protocollo regionale non si è atteso l’esito delle analisi per dare il via all’organizzazione del programma di disinfestazione. Nel pomeriggio negli uffici comunali di viale Peruzzi erano presenti 16 volontari che avrebbero collaborato al piano messo a punto secondo i dettami previsti per evitare che il virus potesse diffondersi. Come noto infatti il virus si diffonde tramite le zanzare. Se uno di questi insetti punge il malato, alla successiva puntura su un essere umano la zanzara potrebbe trasmettere l’agente patogeno. Chiaro quindi che l’obiettivo della disinfestazione era quello di sterminare le zanzare nell’area in cui abita la persona che si supponeva fosse malata. Il problema è stato proprio questo: nell’area infatti oltre alle abitazioni vi sono istituti scolastici che, in caso di positività dell’esame, sarebbero stati chiusi oggi e lunedì, per consentire l’azione di disinfestazione. L'area compresa nel raggio di 100 metri dall'abitazione del “malato” comprende infatti parte delle vie Pascoli, Allegri, Cadamosto, Pastrengo, Cattani Nord, Goito, Giusti, Villafranca, Doria, Bollitora Interna dove vivono circa 550 persone in tutto. Per consentire di portare a termine i trattamenti di disinfestazione anche nelle aree verdi delle tre scuole comprese nell'area in questione sarebbe appunto stato necessario chiudere precauzionalmente il nido d'infanzia Scarabocchio, la materna Pascoli e la primaria Da Vinci. Era già stato messo a punto anche il piano per avvisare a tempo di record i genitori dei bambini: il Comune avrebbe mandato loro un sms per informarli su quanto stava accadendo. Erano anche già stati preparati i messaggi per impedire ai cittadini di passeggiare nelle aree verdi dove sarebbe stato spruzzato il disinfestante.

Gli interventi nelle aree pubbliche sarebbero stati effettuati per tre notti dalle 23.30 in poi. Mentre gli interventi nelle aree private sarebbero state effettuate a partire dalle 6 di mattina. Tutto questo non è stato attuato perché l’Usl, verso le 19.30, a esami conclusi, ha informato il Comune che non si trattava di un nuovo caso di Dengue. Sospiro di sollievo e tutto il personale ha potuto così rientrare a casa.