Gazzetta di Modena

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Sos da via Poletti: «Spaccio, ubriachi e tanto degrado»

Più che il testo di una petizione sembra quasi un rapporto di polizia, visti i dettagli che fotografano la situazione di degrado, di spaccio e i traffici illegali che avvengono di fatto ad ogni ora...

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Più che il testo di una petizione sembra quasi un rapporto di polizia, visti i dettagli che fotografano la situazione di degrado, di spaccio e i traffici illegali che avvengono di fatto ad ogni ora del giorno o della notte tra via Poletti, fino a viale Reiter e via Begarelli. E non a caso l’intestazione della petizione recita in calce “Questura di Modena”. È il questore infatti il destinatario di questa segnalazione-istanza con la quale i residenti chiedono provvedimenti nei confronti di un negozio di via Poletti che di fatto svolge funzione di richiamo per personaggi dediti a malaffare.

Nello specifico vengono elencati una serie di episodi: lo spaccio di droga a cielo aperto che si consuma sia in prossimità del market etnico che lungo il perimetro dell’Istituto Agrario, lato via Poletti sono stati realizzati anche dei “murales”. A questo si aggiungono schiamazzi e ripetuti episodi di rissa sempre in prossimità del market. C’è poi il capitolo ubriachi che, dopo aver acquistato birra e alcol nel solito negozio, stazionano privi di ogni forma di autocontrollo per l’eccessivo alcol assunto molestano i passanti orinano contro le piante e le autovetture in sosta, alle quale procurano danni. Un quadro poco edificante, come si può intuire. Che si ripercuote sulle normali condizioni di vita dei residenti. «Siamo fortemente limitati nella nostra libertà anche di spostamento - spiegano - spesso siamo costretti a chiedere l’intervento della forza pubblica per far spostare alcuni stranieri che sostano davanti ai cancello oppure si appoggiano alle auto. I residenti si dicono indignati e sconcertati per l a mancanza di un controllo capillare del territorio e prevenzione da parte delle forze dell’ordine. E quindi oltre ad intensificare tali controlli viene richiesto di prendere provvedimenti, ai sensi della legge sui locali pubblici, nei confronti del market individuato come l’elemento che calamita queste presenze per via delle bevande bevute che fungendo da luogo di ritrovo. La parola passa alla questura e al sindaco chiamato in causa via twitter “sindaco legga bene...”