Gazzetta di Modena

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Svaligia la casa di un amico ma è tradito dalle sigarette

di Francesco Dondi
Svaligia la casa di un amico ma è tradito dalle sigarette

Finale. Il ladro seriale aveva rubato 4300 euro ad un conoscente trovato al bar Spende i soldi in tabaccheria ed è scoperto. La vittima: «Carabinieri bravissimi»

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FINALE. Ormai è uno dei volti noti della microcriminalità finalese: non c’è furto dove il suo nome non aleggi. E quando è in circolazione i sospetti lo vedono spesso coinvolto. In effetti il giovane Giacomo Corcione non fa niente per rifarsi una verginità perché con puntualità ci ricasca. Ad inizio luglio venne denunciato per essersi intrufolato nella mansarda di un vicino di casa: aveva trovato l’abbaino aperto e a più riprese si era calato dal tetto per rubare orologi, soldi e gioielli. Era poi la compagna a monetizzare il bottino tanto che una parte della refurtiva gli venne trovata in casa mentre la restante era stata “scambiata” in un compro oro della zona. Ma prima dell’azione in via Cappuccini ce n’erano state tante altre, che hanno di fatto trasformato il ragazzo nel ladro seriale più conosciuto, ma anche più scoperto di Finale. Alle sue spalle, infatti, c’è una serie di colpi e di denunce da far invidia: si va dai computer alle biciclette alle intrusioni nelle abitazioni. Un pedigree che lo costringe quotidianamente all’obbligo di dimora e alla firma in caserma.

Ma nei giorni scorsi Corcione scende al bar ed incrocia un conoscente. Chiacchierano di tante cose fino a quando lui si allontana e lascia la giovane compagna ad intrattenere l’amico. Si tratta di un escamotage: il ladro infatti va a casa di Stefano M., forza la porta d’ingresso di via Cavour e si intrufola. Pochi istanti dopo fugge con 4300 euro in contanti.

La vittima scopre il furto un paio d’ore più tardi, quando rientra nella sua abitazione e l’indomani mattina fa denuncia ai carabinieri. Da lì scatta una serrata indagine, il sospetto è che il ladro sia il solito noto, ma servono prove. Un indizio arriva quasi per caso, quando ci si accorge che Corcione ha fatto un ingente acquisto di sigarette in una tabaccheria: caso piuttosto strano per un ragazzo che lamenta in continuazione la mancanza di soldi e aiuti. Gli accertamenti continuano e passa meno di un giorno prima che i militari di Finale possano effettuare chiudere l’operazione recuperando 2500 euro in contanti, ossia parte del bottino. Il resto non c’è, probabilmente è stato usato per coprire vecchi debiti. Per il giovane ladro scatta l’ennesima denuncia e chissà che non possa finire in carcere.

«I carabinieri sono stati bravissimi - dice invece Stefano M. - Li vorrei ringraziare perché in poco tempo hanno capito chi poteva essere stato. Il mio sarebbe potuto essere uno dei tanti furti irrisolti ed invece in caserma a Finale hanno lavorato davvero bene. Complimenti».

(Ha collaborato

Manuele Palazzi)