Gazzetta di Modena

Modena

ponte alto. rumore, caos e disagi

«Vittime della festa Pd e nessuno fa nulla»

«Vittime della festa Pd e nessuno fa nulla»

«L’altra sera quando c’era il concerto non potevamo neppure parlare in casa, non riuscivamo a sentirci. Il frastuono della musica a tutto volume era tale che tremavano i vetri. Ogni anno è la stessa...

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«L’altra sera quando c’era il concerto non potevamo neppure parlare in casa, non riuscivamo a sentirci. Il frastuono della musica a tutto volume era tale che tremavano i vetri. Ogni anno è la stessa storia, siamo ostaggi in casa nostra, dobbiamo subire ogni disagio dai privati che organizzano una festa che realizza milioni di profitto. E dobbiamo pure stare zitti. Adesso basta». L’esasperazione ha raggiunto il culmine. Claudio Facchini, medico e da più di dieci anni residente a Ponte Alto, non ne può più del caos in cui si viene a trovare la piccola frazione ogni volta che torna, all’ex Fornace Vigarani, la festa del Pd.

Il nome è cambiato, quello del partito pure nel corso degli anni, ma non i guai per chi deve convivere con l’afflusso di migliaia di persone e pagarne i relativi costi umani. E senza indennizzo. «Cominciamo con il chiarire una cosa: quello non è un appuntamento che realizza un pubblico interesse, ma una festa, sempre legittima, ma organizzata da privati, con profitti privati. Ai residenti restano i danni collaterali, senza riguardo alcuno per i più piccoli e gli anziani. Oltre ai danni dai decibel, per cinque ore a sera e per 26 giorni all’anno, c’è pure la difficoltà di accesso. Lo sanno i modenesi che noi che abitiamo qui dobbiamo andare a prendere un permesso speciale per rientrare in macchina a casa nostra? Tutte le sere? Visto che la stessa storia si ripete da sempre, nessuno al comando vigili o alla segreteria del sindaco ha mai avuto il buon gusto di chiedere scusa per il disturbo e di spedire le autorizzazioni direttamente a casa. Nossignore. Ogni volta bisogna prendere un permesso dal lavoro e andare in orario d’ufficio dall’altra parte della città per prendere un’autorizzazione per poter rientrare a casa senza multe. La propria casa, non il centro storico che è zona pedonale. E questo, lo ripeto, per un mese all’anno. Eppure le tasse comunali, per servizi di cui godiamo solo undici mesi, le paghiamo per tutti e dodici. Ad esempio, parcheggiano persino sulle entrate dei garagi ma nessuno ha mai visto una multa: perchè?». (s.c.)