Alluvione, risarcimenti per 2 milioni
«È solo la prima stima, l’istruttoria è ancora in corso». Il Pd ammette le colpe di Aipo: «Non all’altezza nelle manutenzioni»
La Regione Emilia-Romagna sta lavorando a un protocollo con Abi, l’Associazione bancaria italiana, affinché i residenti nel Comune di Modena colpiti dall’alluvione dello scorso gennaio possano accedere a finanziamenti alle migliori condizioni possibili per sostenere le spese che saranno poi rimborsate dalla Regione. Questo per andare incontro alle esigenze di chi non è in grado di anticipare le spese.
Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente e Protezione civile Giulio Guerzoni ieri in consiglio comunale nella seduta del Consiglio comunale di Modena di giovedì 18 settembre rispondendo all’interrogazione illustrata da Giulia Morini del Pd. Morini ha evidenziato come molti cittadini abbiano segnalato «lacune importanti nei meccanismi di risarcimento, come ad esempio chi ha provveduto subito dopo l'alluvione alla vendita dell'auto danneggiata e ora non si vede riconosciuto alcun risarcimento».
L’assessore ha ricordato che subito dopo l’alluvione il Comune su indicazione della Regione aveva effettuato a una prima Ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio edilizio privato dei beni mobili e immobili registrati. Dopo l’intervento legislativo del Governo con l’ordinanza 2 e poi con quella regionale numero 8, i Comuni sono stati delegati per le istruttorie al risarcimento danni relativamente ad alcune categorie: beni immobili e parti comuni, beni mobili registrati come auto e moto e non registrati come elettrodomestici.
«A una prima stima, le domande pervenute allo sportello attivato ad Albareto e poi negli uffici comunali del Settore Ambiente sono state 83, per un ammontare stimato in 1 milione 800 mila euro di risarcimenti per danni da alluvione previsti dalle ordinanze. L’istruttoria sulle domande è però ancora in corso anche se si sta lavorando a pieno ritmo: ci sono 90 giorni di tempo per completarla a partire dalla data dell’8 agosto e il Comune ha dato disposizione di chiudere le proprie istruttorie nel minor tempo possibile, affinché, non appena accertato il valore liquidabile e acquisito il contributo dalla Regione, sia possibile liquidare il danno, a rendicontazione con fatture da parte dei privati».
Per FI, Adolfo Morandi, chiedendo la trasformazione in interpellanza, ha osservato che «lascia molto perplessi che si parli di un’istruttoria che si concluderà rapidamente, quando siamo già a quasi un anno dall’alluvione». Il capogruppo Andrea Galli ha aggiunto: «Danni e lentezza nell’accogliere le richieste dei cittadini caratterizzano tutta la vicenda” e ha parlato “non di meriti ma di colpe dell’Amministrazione comunale, mentre i cittadini e le imprese danneggiati non hanno avuto alcuna risposta. Solo in questi giorni si stanno sistemando gli argini e l’allora dirigente responsabile di Aipo non ha in alcun modo pagato».
Per il Pd, Simona Arletti ha invece sottolineato che «Aipo non è stata all’altezza della manutenzione degli argini ma l’emergenza è invece stata egregiamente gestita dalla Regione».