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Tutti in coda per il ticket Casse in tilt e Cup bloccato

di Alfonso Scibona
Tutti in coda per il ticket Casse in tilt e Cup bloccato

Agli ambulatori all’ospedale gli utenti lamentano lunghi tempi d’attesa «Le macchinette non leggono i referti e gli operatori non accettano i pagamenti»

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SASSUOLO. Salgono di tono le proteste per le code che si devono affrontare in ospedale per pagare i ticket. Da diverse settimane ci sono segnalazioni di disservizio all’ormai unica alternativa di saldo: le casse automatiche.

«L’altra mattina - spiega un’utente - sono arrivata in ospedale per effettuare degli esami e prima di sottopormi alla prestazione ho voluto pagare. Mi sono recata alla cassa ma mi è stato riferito che da tempo ormai non era più aperto il servizio e ci si doveva servire delle casse automatiche poste all’ingresso. Sorpresa della novità ho voluto chiedere un approfondimento allo sportello informativo ed anche lì mi è stato confermato il percorso che dovevo seguire».

Alla cassa automatica diverse persone in coda. «Ho atteso il mio turno - continua - e mi sono resa conto che il tempo passava e si avvicinavano le 8.30, orario fissato per la fine dei prelievi. Ho chiesto come mai ci volesse tanto tempo e mi è stato risposto che la macchina andava “a singhiozzo”. Ho cercato di stare calma fino a quando non è arrivato il mio turno. Come era successo agli altri ho dovuto fare diversi tentativi e, avendo due ticket da pagare, stavo per superare l'orario di accettazione dell’ambulatorio prelievi. Ho deciso alla fine di pagarne uno sol ed avviarmi all’interno, dove ho spiegato la situazione. Gli infermieri erano in attesa di pazienti mentre davanti alle due casse automatiche continuava la coda: assurdo».

Non va meglio alla cassa del Cup. «Sono arrivata allo sportello - ha dichiarato un'altra donna - perché avevo da una visita radiologica. Ho preso il numero, ho atteso il mio turno e quando sono stata davanti all’impiegata mi è stato risposto che quelle prestazioni si devono pagare alle casse elettroniche. Ho perso mezz’ora per nulla. Ed ho controllato: non c’è un cartello che lo indica e nemmeno viene suggerito al momento in cui si va per la prima prestazione».

Una delle “vittime” di questo disservizio ha anche voluto tendere una mano verso chi gestisce il tutto. «Sono convinta - ha detto - che in futuro questo potrebbe anche essere l'unico modo di pagare tutto: prestazioni, esami, visite ed altro ancora. Allora bisogna adeguarsi: fare una bella revisione alle casse automatiche, tenerle attive e controllate, possibilmente anche aumentarle di numero. C’è una popolazione anziana che ancora fa fatica ad adeguarsi ma sono certa che il servizio, migliorato con queste indicazioni, possa funzionare senza creare code e ritardi nelle prestazioni».