Gazzetta di Modena

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l'associazione del cuore

«In campo per sconfiggere il cancro»

Chiara Bazzani
«In campo per sconfiggere il cancro»

Dal Centro Oncologico al registro tumori fino all’aiuto alla ricerca: da 27 anni impegnati per combattere le malattie

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E' il 19 febbraio del 1987, presenti 35 soci nella sala riunioni dell’Ordine dei Medici, quando si da il via al progetto dell'Associazione Angela Serra, che prende il nome dalla dott.ssa attiva presso il Policlinico di Modena, scomparsa all'età di 29 anni per un tumore. L'associazione, nata per contribuire alla ricerca sul cancro, negli anni ha promosso molteplici iniziative. Ricordiamo tre pilastri fondamentali della sua attività, la realizzazione del Centro Oncologico di Modena, il contributo continuo alle attività del Registro Tumori della Provincia di Modena, e il sostegno a tutti i ricercatori che nella nostra comunità si occupano della cura ai linfomi. Fin dai primi anni dalla sua nascita, l'associazione Angela Serra si è impegnata nella raccolta fondi per creare borse di studio e per comprare attrezzature da mettere a disposizione dei ricercatori del reparto di oncologia del Policlinico di Modena, ma è dagli anni '90 che ha deciso di concorrere per la realizzazione di un moderno centro oncologico. «L'allora sindaco di Modena, Pier Camillo Beccaria, ci contattò e ci offrì la sua disponibilità per aiutarci a realizzare questo progetto. Insieme a lui elaborammo le prime idee, cerando di mettere a fuoco come poteva essere il Centro Oncologico Modenese – ricorda il dott. Massimo Federico, presidente dell'associazione – Dopo la morte di Beccaria, nel '94, cominciammo a impegnarci per trasformare in realtà questo sogno. In circa due anni trovammo tutte le risorse per iniziare i lavori del centro, grazie a una compagna straordinaria di sottoscrizione pubblica. I lavori iniziarono nel luglio del 1997, e grazie anche all'intervento economico dell'Università di Modena e dell'Azienda Policlinico, sostenuta dal Comune e dalla Regione, i lavori andarono avanti, e dal dicembre del 2011 il Centro Oncologico aprì le proprie porte alle attività di assistenza e di ricerca». I primi 7 anni, dal '94 al 2001 il presupposto dell'associazione è stato di promuovere la nascita del Centro e raccogliere fondi per realizzarlo; contemporaneamente iniziarono ad accantonare una parte delle risorse per finanziare le attività che si sarebbero dovute svolgere dentro al Centro. «Ebbi l'onore di presentare il progetto del Com all'allora presidente della repubblica Scalfaro, e dopo quel colloquio mobilitammo talmente l'opinione pubblica che ci arrivarono 2 miliardi dall'8 x 1000 - precisa Federico con una punta di soddisfazione - Allora il consorzio era alla pari tra associazione Angela Serra, Università di Modena e Azienda Policlinico. La gente poteva donare indifferentemente a questi tre soggetti. Il 100% dei primi due miliardi fu in favore dell'Angela Serra. Quando siamo arrivati a sei miliardi di lire, il 99,99% era stato devoluto all'associazione Angela Serra». Tra i vari progetti legati al Com, importante è stato il finanziamento per la nascita e lo sviluppo del Centro per lo studio dei tumori ereditari della mammella e dell'ovaio. «Un centro nato da un'intuizione nel 1992, oggi è considerato uno dei migliori d'Europa, punto di riferimento per l'Italia – spiega il dottor Federico - Abbiamo potuto restituire la saluta a tantissime donne che sono state seguite da questo gruppo che, all'inizio, è stato tenuto in piedi, fondamentalmente, con i finanziamenti dell'Associazione Angela Serra. Poi negli ultimi anni una parte dei costi sono stati coperti dall'Azienda Policlinico. Nel 2013 il Centro per lo studio dei tumori ereditari ha ricevuto il riconoscimento nazionale come fiore all'occhiello della sanità modenese, in un'indagine fatta dalla Repubblica sugli ospedali "in rosa". Una delle poche strutture che ha ricevuto non solo il bollino rosa ma anche il riconoscimento ulteriore del fiore all'occhiello, e siamo orgogliosi di averlo visto nascere e di avergli dato la possibilità di svilupparsi». Tra i progetti di ricerca sostenuti con più convinzione e con più forza da molti anni c'è infine il sostegno continuo alle attività del RegistroTumori della Provincia di Modena. «Abbiamo sempre investito centinaia di migliaia di euro all'anno per integrare le attività del Registro Tumori di Modena, consentendo anche di fare ricerche – sottolinea il dott. Federico - tra queste, una delle più importanti di qualche anno fa è stata quella del monitoraggio dell'inceneritore di Modena». Attualmente, l'iniziativa più importante promossa dall'associazione è il progetto "Rinascere donna", una raccolta fondi per organizzare un centro di ricerca avanzata di prevenzione, diagnosi precoce e terapia del tumore al seno nel Salento. «L'iniziativa nasce dalla generosità delle donne salentine che hanno aperto i loro cassetti e ci hanno regalato centinaia di oggetti di corredo da vendere. Una cosa stupenda – dichiara Federico - Abbiamo un magazzino pieno di ricami fatti a mano, coperte, asciugamani, lenzuola, cuscini. Abbiamo scritto: "dalle mani sapienti delle donne di una volta, una dote per le donne di oggi"».