Annegato nel fiume dopo un malore
San Cesario. Il 65enne trovato cadavere nel Panaro era andato a pescare, è stato colto da infarto ed è caduto nell’acqua
SAN CESARIO. «Stai attento»; «Non dovresti andare», «Pensaci bene», queste le raccomandazioni che Franco Fallini, il pescatore 65enne di San Cesario ripescato senza vita giovedì sera nelle acque del Panaro, si era sentito dire negli ultimi tempi dagli amici. Non perché la pesca sia una pratica pericolosa, anzi l'opposto, in uno sport dove la pazienza la fa da padrona: gli amici erano preoccupati per la sua salute, per il suo cuore, che già in passato gli aveva dato problemi e per cui era in attesa di una piccola operazione; temevano che nella lotta contro il pesce per vincerne la resistenza e catturarlo o nello sforzo per tirarlo fuori dall'acqua il cuore potesse dargli altri problemi. Ma si sa, alle passioni spesso non si comanda, tanto più se sono quelle di una vita intera, perché per il 65enne la pesca era un amore autentico, uno sport praticato ogni qual volta possibile, tanto con gli amici del circolo di pesca sportiva Laguna Verde di San Vito, quanto da solo, com'è accaduto due giorni fa in riva al Panaro, in un punto conosciuto solo dai migliori pescatori della zona. Così anche giovedì ha preso la sua canna ed è andato, finchè altri pescatori non ne hanno notato il corpo senza vita in mezzo al fiume, il volto sott'acqua, e i vigili del fuoco non l'hanno tirato a riva nel buio della sera dandogli un nome e un'identità. L'ipotesi che alla base del dramma ci sia stato un malore prende così sempre più piede, anche se la certezza arriverà solo con l'autopsia. Certo è che la morte è arrivata nel pomeriggio e non prima, lo testimonia non solo la poca distanza tra le sue canne ritrovate sulla sponda savignanese del Panaro e il luogo del ritrovamento del cadavere, ma anche il ricordo di chi l'ha visto per l'ultima volta. Come da sua abitudine quotidiana nella tarda mattinata di giovedì era infatti andato nel bar a pochi passa dalla sua casa, nel centro di San Cesario dove viveva col fratello, per un caffè d'orzo e godersi la lettura dei giornali, poi, come sempre accadeva s'è preso su ed è andato via. In quello stesso bar, alla sera, è poi arrivata la telefonata al fratello che gli comunicava la scomparsa del 65enne. Ora San Cesario è in lutto per la morte di Fallini, il 65enne discreto e riservato e di cui tutti riferiscono non si poteva che dir bene, un autentico pezzo di pane, mai uno screzio o un problema con chicchessia. A brevissimo sarà fatta l'autopsia che svelerà nel dettaglio la dinamica della morte, poi le esequie.
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