S.Paolo, il centro storico ritrova gli asili
Nido e scuola d’infanzia ristrutturati aprono in tempo per il nuovo anno. L’intero complesso sarà inaugurato nel 2015
Entro i primi mesi del prossimo anno, in tempo per "Mettersi l'abito della festa in occasione dell'Expo" come ricorda il sindaco Muzzarelli, inaugurerà il complesso antico di San Paolo in pieno centro storico. E' infatti in via di chiusura il megacantiere da oltre 17 milioni di euro per realizzare un'ampia pluralità di funzioni nell'antico ex convento cinquecentesco posto tra le vie Caselle, Camatta e Selmi. Per ora, tempo dieci giorni, saranno aperti il centro nido e la scuola d'infanzia del complesso, funzioni che dunque inaugureranno idealmente la riqualificazione che prevede anche il posizionamento della biblioteca da 250mila volumi della facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo, il centro di Belcanto di Mirella Freni (Cubec), gli uffici del centro famiglia del Comune e del centro di comunicazione della Comunità europea, oltre a numerosi spazi con funzioni pubbliche ancora da attribuire. Non mancherà un bar, forse un ristorante e alcuni servizi commerciali, ci sarà ancora tempo per definire queste fasi del progetto affidato dopo la morte della progettista modenese Franca Stagi alla società Politecnica architettura insieme agli assessorati tecnici comunali. Per ora si parte con le funzioni scolastiche. I bambini del nido comunale pronti all'inserimento nella sede sono 18, mentre saranno 25 gli alunni di 3 anni della scuola d'infanzia statale che apre il 15 settembre. Nel primo anno verrà attivata una sola sezione su entrambe le scuole, utilizzando un'unica area e lo spazio aperto del chiostro interno, ma a regime saranno tre quelle del nido e altrettante nella scuola d'infanzia. Da subito sarà operativa la cucina interna attrezzata per la preparazione dei pasti sul posto, così come saranno utilizzabili le aree attrezzate come atelier e biblioteche dove in questi giorni si stanno finendo i lavori di allestimento e pulizia. «Ci stiamo facendo sempre più belli - spiega il sindaco - in previsione dell'Expo di MIlano, per questo nei prossimi giorni ci sarà un altro tavolo dedicato a questo tema. Finiranno anche i lavori sul Duomo e altri cantieri per allora». I finanziamenti per l'intervento iniziato nel 2010 sono della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: «Abbiamo dimostrato una importante competenza tecnica sotto vari punti di vista - sottolinea il presidente Andrea Landi - per questo complesso antico che è simile al Sant'Agostino. Sono progetti che nascono da molto lontano, molto utili al centro storico». Il punto tecnico lo fa l'architetto Fabrizio Lugli caposettore comunale Lavori pubblici: «La fine dei lavori è prevista per novembre nelle altre aree del complesso San Paolo, mentre per la Chiesa e l'Oratorio, della Provincia, inagibili dopo il sisma del 2012, saranno necessari lavori di restauro e consolidamento che sono finanziati dalla Regione Emilia Romagna (valgono 1,3 milioni di euro). Manterremo dunque un piccolissimo cantiere su via Selmi. Stiamo anche predisponendo un trasloco non banale tecnicamente dei 257mila volumi di giurisprudenza mentre per il Cubec abbiamo individuato spazi idonei anche dal punto di vista acustico. Presto i bandi per le funzioni polivalenti del piano terra». Tutta la struttura di San Paolo è caratterizzata da una grande luminosità dei locali garantita da ricche infilate di finestre, i pavimenti delle aule ad esempio, sono in legno, le pareti sono bianche, mentre i servizi igienici e la cucina scolastico sono in piastrelle di ceramica in modo che tutto sia a misura di bambino. La biblioteca universitaria avrà l'ingresso in via Camatta e sarà al primo piano del comparto est che si sviluppa intorno al Cortile del Leccio su una superficie di circa 3 mila metri quadrati. Sempre al piano terra sono previsti gli spazi del Centro Comunicazione Comunità Europea nonché una sala di lettura aperta al pubblico. Nel comparto ovest che si estende per circa 6 mila metri quadrati saranno presenti le altre funzioni dette, mentre i servizi scolastici potranno usufruire anche di cortili interni e del "Giardino delle Caselle".
Stefano Luppi