«Noi nella lista nera? È un’ingiustizia»
Da Amo all’ospedale di Sassuolo, dal Consorzio di Burana a ForModena: le società partecipate parlano di errori evidenti
«Sì, è vero. Siamo nella lista nera del commissario Cottarelli per la revisione delle spese. Ma non dovremmo esserci... E vi diciamo il perché». Per tutta la giornata di ieri sono arrivate in redazione le prese di posizione di alcune delle società partecipate finite, per un motivo o per l’altro, nella lista stilata dal commissario per la spending review Carlo Cottarelli. Società su cui potrebbe calare la mannaia dei tagli annunciati dal governo.
Ad esempio il Comune scende in campo per precisare la situazione di ForModena - Formazione professionale per i territori modenesi - la società frutto dell’integrazione fra Modena Formazione, Carpi Formazione e Iride Formazione Il bilancio 2013 di ForModena registra un utile operativo di quasi 13 mila euro, rispetto alla perdita del 2012 di oltre 116 mila euro, e un indice di Redditività del capitale proprio (Roe) positivo del 2,33 per cento, rispetto a quello 2012 negativo di oltre 20 punti. Proprio tra il 2012 e il 2013 si è completato il processo di integrazione tra le tre società del territorio che aveva come obiettivo il miglioramento dell’efficienza e della capacità di azione.
FORMODENA. «Il Programma ha fotografato la situazione delle società con riferimento all’esercizio di bilancio del 2012 che, per quanto riguarda ForModena, descrive una situazione molto diversa dall’attuale, come appunto dimostra il bilancio 2013, anno nel quale è stata resa operativa da settembre l’acquisizione delle società Carpi Formazione e Iride Formazione realizzando una società di dimensione provinciale». E conclude ricordando come i dati recenti del bilancio siano in linea con le raccomandazioni di Cottarelli.
AMO. E da Piazza Grande aggiungono anche che l’Agenzia Mobilità, altra società finita nella lista tra le non operative è invece pienamente operativa. «È stata costituita nel 2001 - spiega il Comune - sulla base della riforma normativa che ha interessato la materia del trasporto pubblico locale che aveva lo scopo, tra gli altri, di aprire alla concorrenza il settore e di assicurare una gestione unitaria del governo della mobilità. Concetti ribaditi anche dal suo amministratore unico Maurizio Maletti. «È sbagliato classificare Amo come non operativa visto che siamo al lavoro come authority e programmazione, progettazione e monitoraggio dei servizi di trasporto pubblico locale di persone nel bacino». Inoltre Maletti ricorda che Amo «fornisce i suoi bilanci pubblicandoli sul sito, ha un patrimonio di circa 19 milioni di euro funzionale al trasporto pubblico, abbiamo un indice di efficienza in linea con il mandato della società ».
OSPEDALE SASSUOLO. Decisamente contrariati per il fatto di essere stati inseriti nelle società con indice di efficienza negativo all’Ospedale di Sassuolo, da dove forniscono spiegazioni e interpretazioni di questo risultato negativo. «Occorre interpretare questi indici con attenzione perché il risultato di un singolo anno può essere influenzato da eventi straordinari. Da un singolo indice non si possono trarre conclusioni definitive sull’efficienza delle partecipate». E qui subito viene spiegato come mai l’unico anno in cui il risultato negativo è stato il 2012: «È accaduto che in questa provincia c’è stato il terremoto e offrendo la propria struttura per far fronte all’emergenza e all’impossibilità di altre aziende sono aumentati i costi ed è stata modificata la programmazione delle attività con straordinaria variazione di bilancio». Viene quindi ricordato come al momento le rilevazioni della società Ospedale di Sassuolo dimostrano il contrario e siamo pronti a mettere a disposizione di chiunque e in qualsiasi momento i nostri dati».
CONSORZIO BURANA. Il presidente del Consorzio Bonifica Burana Francesco Vincenzi parla di incomprensibile iscrizione. «E per motivi ben diverso da problemi di malagestione. Siamo nella categoria dei bilanci non disponibili che non significa negativi, tra l’altro quello del consorzio di Burana è più che positivo e soprattutto visibile online. Non solo ma abbiamo chiusi gli ultimi due bilanci con i conti in ordine, nonostante le gravi emergenze che abbiamo dovuto fronteggiare. Quindi la non disponibilità del bilancio è legato a un difetto di invio o di ricezione. Nulla più».
Dalla Provincia infine fanno presente che la società di Promozione e Valorizzazione Immobiliare srl è stata chiusa a fine 2013, dopo la riforma, senza lasciare debiti nè dipendenti senza lavoro.