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«Un patrimonio di sentieri da valorizzare»

«Un patrimonio di sentieri da valorizzare»

Zocca. Il sindaco: «Oltre 80 chilometri percorribili a piedi sul nostro territorio, risorsa per il turismo»

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ZOCCA. Sono tredici i sentieri segnalati (tra quelli ad anello e quelli in linea) e oltre 80 i chilometri percorribili a piedi, in mountain bike o a cavallo. Questi i numeri riguardanti l'escursionismo a Zocca. Tutto ciò permette di andare alla scoperta delle bellezze naturalistico-paesaggistiche e le emergenze d'interesse storico-architettoniche esistenti in questo ricco territorio. Zocca è, infatti, meta abituale dei tanti appassionati di trekking, di escursioni a cavallo o su due ruote, di orienteering, di nordic walking e di birdwatching. «La nostra rete di sentieri - spiega il sindaco di Zocca, Pietro Balugani - rappresenta una vera e propria proposta ricettiva per gli amanti del turismo responsabile ed ecosostenibile. Il nostro territorio, dove la flora e la fauna abbondano, è una vera oasi ambientale da visitare». La caratteristica del territorio è data dalla ricca natura e da un ambiente ancora integro. Da menzionare il fatto che molte zone paesaggistiche di Zocca insistono sull'area del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina: degli 80 chilometri di sentieri, 30 sono all'interno del parco. «Con Promappennino e con l'aiuto di guide ambientali escursioniste - continua Balugani - abbiamo anche realizzato un pacchetto di proposte di passeggiate ed escursioni di gruppo per tutti i livelli, dalle famiglie con i bambini agli escursionisti più esperti». I tracciati, suddivisi secondo le caratteristiche di difficoltà definite dal Cai, sono accessibili con caratteristiche che si possono adattare a tutte le esigenze e capacità dei visitatori che amano camminare, cavalcare o pedalare all'ombra dei castagneti o attraverso i borghi medioevali nelle frazioni o che desiderano osservare lungo carrarecce e mulattiere daini e caprioli in libertà, oltre al volo di un falco pellegrino. Tutte le frazioni di Zocca sono toccate o attraversate da uno o più sentieri. «Ogni anno - aggiunge Balugani - vengono eseguiti sopralluoghi su tutta la sentieristica per verificare se vi sia la necessità di interventi di manutenzione o di pulizia. Sul nostro territorio sono in via di realizzazione interventi per circa dieci chilometri di itinerari, in particolare sul tracciato 424». Tra i sentieri più belli si segnalano sicuramente il “Percorso Belvedere” (lungo 48 chilometri e che attraversa Marano, Guiglia, Zocca e Montese), il Bosco delle Betulle, il Monte della Riva, il 422/2 (che da Montombraro passa a Monte San Giacomo per arrivare a Montalto), il 424 (che da Montombraro va verso Ciano e tocca Castello di Serravalle) e il 434 (che va da Rosola a Montese attraversando Semelano). Interessante il sentiero 426 (Montecorone-Zocchetta-Zocca) per la presenza sul tracciato del Sasso di Sant'Andrea (che è costituito da una scarpata strapiombante, di circa 20 metri di altezza, costituita da arenarie calcaree di origine sedimentaria) e del Bosco delle Tane (nell'area boscata a prevalenza di castagno sono presenti rocce di arenaria poco cementificate che hanno permesso il formarsi di grotte cui la fantasia popolare ha dato nomi fantastici come “La tana della Celeste”, “delle felci pendenti” o “del gatto mammone”). Non mancano percorsi facili come l'itinerario ad anello “delle Mavore”. «Prossimamente - conclude il sindaco - verrà realizzato l'itinerario “Via Romea - Nonantolana”».

Andrea Ghiaroni