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«Ci sono per creare un nuovo progetto»

«Ci sono per creare un nuovo progetto»

Matteo Richetti: «Bene le primarie se si hanno cose da dire e se si rappresenta qualcosa di concreto»

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Già 128 comitati in Emilia Romagna, i primi endorsement che sono arrivati dai renziani della Regione, la corsa di Matteo Richetti è iniziata col botto dopo un post su Facebook. Ma è stata una scelta sofferta: «Sofferta perchè quando si è dentro ad un impegno parlamentare in una fase delicata come questa non c’è dubbio che assumersi una simile responsabilità non è facile. Ma sarebbe stato irresponsabile non dare forma al progetto di cambiamento che tanti chiedono per questa Regione. Non è una scelta di percorso personale, è la scelta di chi vuole aprire una nuova fase per l’Emilia Romagna».

Un passaggio sul botta e risposta con Bonaccini: «Per quanto mi riguarda farò di tutto per evitare una competizione su profili personali ma piuttosto per fare diventare il tutto un momento di confronto per proposte concrete. Bonaccini ha fatto le sue valutazioni: è una sfida tra persone che si stimano e questa sarà una garanzia ulteriore alla qualità del dibattito. Le primarie servono anche a questo: non si fanno per liberarsi del politico di turno o per autopromuoversi. Si fanno se si hanno cose da dire o istanze da rappresentare. Si tratta di essere portatori di proposte ed è quello che noi faremo».

Poi l’accenno a Modena: «Non sfugge che con queste candidature Modena assume un ruolo centrale, Modena garantisce al dibattito politico una classe dirigente significativa».

Sul perchè non si sia arrivati ad una scelta condivisa, Richetti non fa drammi: «Non c’è dubbio che so bene come su di me non sia la converegenza del gruppo dirigente, ma questo non importa. Il Pd garantisce a tutti cittadinanza, mi sento e casa e mi gioco questa partita come ho sempre fatto, anche in passato. Piuttosto Modena deve sapere che i temi della nostra città saranno centrali, a partire dal terremoto: nel nostro progetto c’è quello di creare per la ricostruzione una delega esplicita nella prossima giunta».

Per la Regione già idee di programma: «Vogliamo bandire due parole: ci rinuncio. Nell’ultimo periodo lo abbiamo sentito dire troppo spesso: ragazzi che abbandonano la scuola, imprenditori che mollano, famiglie in difficoltà. Dobbiamo mettere a punto, settore per settore, tutte le opportunità che stanno andando perdute». (d.b.)