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«Via per Sassuolo è pericolosa»

«Via per Sassuolo è pericolosa»

Formigine. La protesta delle famiglie che vivono in un tratto privo di marciapiedi e strisce pedonali

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FORMIGINE. «Vogliamo un marciapiede, non possiamo rischiare la vita ogni giorno».

Siamo in via per Sassuolo, a due passi dalla ferrovia su cui passa il trenino “Gigetto”. I residenti dei civici 93 A, B e C domandano da tempo al Comune un intervento per garantire maggiore sicurezza nei pressi delle loro case. Davanti il palazzo in cui vivono c’è un piccolo parcheggio, che può contenere una decina di vetture. Usciti dal luogo ci si immette direttamente nell’arteria che conduce alla città. Su entrambi i lati non c’è uno spazio su cui si possano muovere né pedoni né bici: appena pochi centimetri ed ecco la strada con auo e camion che sfrecciano.

La prima segnalazione Alfredo Alarici l’ha fatta nel 2005. «I nostri bambini non possono andare a scuola da soli - racconta - e nemmeno noi grandi siamo sicuri nel camminare a margine della strada. Abbiamo spiegato più volte il problema all’Ufficio relazioni con il pubblico. Secondo noi c’è bisogno di un passaggio pedonale. Non siamo tecnici, per cui non sappiamo quale possa essere la soluzione migliore. Certo il problema va risolto».

Nella zona vivono otto famiglie, con tanti bambini. «Qualche anno fa una donna è stata investita poco lontano da qui - prosegue Alfredo - mia moglie ha avuto un incidente con l’auto appena uscita dal parcheggio. Se passiamo a piedi da quel lembo di strada ci passa la vita davanti...».

I residenti hanno spiegato di aver dovuto lottare anche per avere l’illuminazione e gli specchi sull’altro lato della strada per immettersi in strada evitando rischi. Nel parcheggio ci sono ora due lampioni, uno per lato, e altrettanti specchi: il primo rivolto verso Sassuolo, il secondo verso Formigine. «Uscire qui la sera era un rischio anche in macchina - ricordano gli abitanti - ora è solo un po’ più sicuro, purchè non ci si muova a piedi». Interrogata sul punto, l’amministrazione ha fatto sapere di essere consapevole del problema, che non riguarda solo quel palazzo. In Comune comunque garantiscono che la questione sarà inserita in un tavolo tecnico con altri interventi, e sarà definita una scala delle priorità.

Gabriele Farina