Gazzetta di Modena

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PREMIO letterario a ZOCCA

Avallone e Lorenzini, le voci dei giovani

Avallone e Lorenzini, le voci dei giovani

ZOCCA. Di che cosa parlano i giovani quando parlano di sè stessi? Della fatica di vivere trovando un baricentro dell’esistenza che sia fatto di lavoro, di spazi e di affetti. Sono questi i temi dei...

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ZOCCA. Di che cosa parlano i giovani quando parlano di sè stessi? Della fatica di vivere trovando un baricentro dell’esistenza che sia fatto di lavoro, di spazi e di affetti. Sono questi i temi dei due libri premiati sabato sera per il concorso “Zocca Giovani” che ha riempito la sala del Comune dov’è avvenuta la cerimonia della consegna dei riconoscimenti ad Silvia Avallone e Sara Lorenzini.

In sala a fare da anfitrione Romano Montroni, il padre putativo dei direttori delle librerie italiane visto che ha cominciato da più di mezzo secolo con Feltrinelli e poi consulente di quelle targate Coop. Ed è lui che ha stupito tutti anticipando la giornata della lettura nazionale nelle 14.300 scuole italiane, oltre al patrocinio per il 2015 del premio letterario di Zocca. I suoi richiami visionari al piacere della lettura e alla formazione di spiriti liberi di crescere tra le pagine è stato accolto dagli applausi della sala. Quanto a Marco Santagata, presidente della giuria e ad Alberto Bertoni, docente universitario, hanno avuto buon gioco nel mettere a loro agio le premiate. Avallone, autrice di “Marina Bellezza”, ha lasciato nel libro le acciaierie chiuse di Piombino per esplorare invece i capannoni svuotati dalla crisi di Biella, mentre la Lorenzini con “45 mq. La misura di un sogno” ha dato voce a una studentessa che si ritrovo alle prese con un’eredità che le cambia la vita. (s.c.)