Gazzetta di Modena

Modena

festa pd

«Una festa per costruire il nostro futuro»

«Una festa per costruire il nostro futuro»

Un mese di dibattiti e confronti per lanciare il partito di governo. Obiettivo: 2,6 milioni di incasso

3 MINUTI DI LETTURA





Il Pd e la responsabilità di guidare l’Italia in un’Europa in cui il futuro è tutto da costruire, quindi occorre farlo al meglio.

È questo il tema che farà da filo conduttore alla festa di Ponte Alto che per circa un mese (da mercoledì al 22 di settembre) vedrà migliaia di volontari prodigarsi per una manifestazione che, oltre ad essere luogo di dibattito e confronto, è anche una fondamentale risorsa di auto-finanaziamento del partito. E quindi da questo punto di vista l’obiettivo di raggiungere e, ancor meglio, superare i 2,6 milioni di euro di incasso toccati lo scorso anno. Per riuscirci Eudes Canali, responsabile dell’organizzazione e gli oltre 1500 volontari che si stanno prodigando per allestire in ogni dettaglio la cittadella di Ponte Alto confidano nell’aiuto del meteo. Volontari che, a quanto hanno spiegato gli organizzatori, quest’anno sono sembrati perfino impazienti di cominciare i lavori, al punto che ieri, di fatto a 5 giorni dal debutto hanno perfettamente rispettato la tabella di marcia dei preparativi. A questo punto manca solo l’assistenza meteorologica...

«Se l’estate sin qui non si è vista, speriamo inizi ad accompagnare le serate da qui alle fine di settembre» è l’augurio che si scambiano a Ponte Alto.

Dove su oltre 144mila metri quadrati di superficie sono stato allestiti 22 ristoranti e numerosi bar in grado di mettere a sedere circa 5mila 800 persone ogni sera.

Ristoranti e bar che, va ricordato, sono quasi tutti a gestione diretta da parte degli stessi volontari.

Lo slogan scelto per la manifestazione è «Il futuro è di chi lo sa cambiare. Emilia-Romagna, regione d’Europa»: «Significa – spiega il segretario provinciale Lucia Bursi - che una comunità come la nostra è capace di futuro. Perché il futuro non è solo quel che sarà, ma è anche il contenitore delle speranze e delle aspettative: lo scopo della nostra volontà di cambiare le cose, di migliorarle sempre».

Ma inevitabilmente non si potrà evitare di toccare la questione dell’Emilia Romagna chiamata al voto in autunno per eleggere il presidente della Regione e rinnovare il consiglio regionale.

«L’Emilia-Romagna è una realtà d’avanguardia che deve saper guardare sempre più al contesto vasto nel quale agisce: il contesto europeo. E in questi giorni cercheremo anche di riempire di contenuti il programma con cui ci candidiamo a guidare la Regione»

Per sviluppare questi concetti il Pd schiererà i principali esponenti del partito (invitato pure il premier Renzi , ci sarà se riuscirà a conciliare la puntata modenese con gli impegni di governo) dal presidente nazionale Matteo Orfini al presidentedel Lazio Nicola Zingaretti, da Massimo D’Alema a Pier Luigi Bersani, da Anna Finocchiaro a Rosi Bindi.

E non mancheranno numerosi ministri per affrontare temi europei , ma anche di stretto interesse modenese, come il ministro del lavoro Giuliano Poletti, dell’agricoltura Maurizio Martina, della Giustizia Orlando . E ancora le eurodeputate Cécile Kyenge , Elly Schlein, Flavio Zanonato, Paolo De Castro. Tra gli argomenti trattati l’economia, il lavoro, le riforme il terremoto e l’alluvione fino alle infiltrazioni mafiose.