Gazzetta di Modena

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VERSO LE REGIONALI

Forza Italia a caccia di alleati forti per evitare sorpassi

Forza Italia a caccia di alleati forti per evitare sorpassi

Prima delle candidature gli azzurri pensano alla coalizione per non essere ridimensionati a terzo partito dal M5S

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Dall’ingorgo di candidati, quello al quale si assiste in casa Pd, alla grande incertezza. Ovvero quella che domina in casa di Forza Italia dove da Bologna a Modena il quadro che si va delineando sugli aspiranti consiglieri è ancora molto fumoso.

Sul fronte della presidenza della Regione al momento l’unico a farsi è il consigliere regionale uscente Marco Lombardi. Rompe3ndo gli indugi ha deciso di annunciare pubblicamente la sua disponibilità, ovviamente comunicata al partito.

«Nei giorni scorsi - scrive - mi sono incontrato con l'onorevole Massimo Palmizio nella sua veste di presidente regionale di Forza Italia per discutere della situazione relativa alle prossime elezioni regionali, ed in quella sede l'ho informato dell'intenzione di proporre la mia candidatura per la presidenza della Regione, essendo disponibile, qualora se ne ravvisi l'opportunità, anche a partecipare a qualsiasi tipo di selezione interna o di coalizione. Se vogliamo approfittare del particolare momento che la sinistra emiliano-romagnola sta attraversando ed offrire ai cittadini ed alle imprese dell'Emilia-Romagna, così provati da questa perdurante crisi economica, un'alternativa non velleitaria e distruttiva, ma credibile e costruttiva pur nel segno di un totale cambiamento rispetto al modello Errani, ritengo possa essere utile un'esperienza come la mia, maturata all'interno dell'Istituzione regionale e che consenta un reale confronto elettorale sui temi concreti della nostra regione, senza lasciarsi distrarre troppo dal quadro nazionale».

Ma per Forza Italia, prima della presidenza, si deve lavorare a costruire una coalizione con Fratelli d’Italia, e soprattutto con la Lega Nord che sulla base della legge elettorale dovrebbe dare maggiori chanches di seggi conquistati rispetto alla corsa in solitaria, che vedrebbe sicuramente Forza Italia superata in termini di consensi ottenuti dal Movimento 5 stelle, divenendo così il terzo e non il secondo partito in campo.

Ma queste sono strategie che andranno risolte a livello regionale. Sul fronte modenese invece si cercherà di costruire una lista che unisca l’esperienza di chi ha più mandati a quella di qualche volto nuovo. I nomi in circolazione sono quelli già noti. A cominciare dall’”eterno” Enrico Aimi, vicepresidente del consiglio uscente, che, approfittando dell’assenza di vincoli sul numero dei mandati, è bello pronto al quarto giro di giostra.

Ci spera anche Andrea Galli, attuale capogruppo consiliare a Modena, che sarà sicuramente in campo puntando finalmente a quello che politicamente rappresenta un suo “sogno” il coronamento di una vita di impegno sul fronte della politica d’opposizione in terra da sempre dominata dal centrosinistra. Altri possibili nomi in lista potrebbero essere quelli del neo coordinatore Pier Giulio Giacobazzi, consigliere comunale a Formigine, e quello di Rosanna Righini di Castelfranco.

Non saranno invece della partita due noti esponenti. Andrea Leoni, a meno di clamorosi ripensamenti, avrebbe deciso di chiudere la sua esperienza politica di impegno diretto tornando alla sua attività professionale. L’altro assente sarà Gianpiero Samorì. L’avvocato e professore non sembrerebbe interessato ad un impegno diretto in Regione. Eppure le sue migliaia di preferenze ottenute alle recenti europee avrebbero potuto garantirgli una più che probabile elezione. Ma, come disse a suo tempo, «Oggi come oggi le scelte che davvero contano vengono fatte a Bruxelles ed è lì che occorre essere se davvero si vuole aiutare il Paese e il proprio territorio».

Rimanendo nel centro destra. Lavoro in corso in Casa dei Fratelli d’Italia dove Roberto Ricco potrebbe essere uno dei candidati di punta. Giovanardi e i suoi cercheranno volti in grado di calamitare consensi per il Nuovo Cento Destra, senza stringere alleanze con nessuno.

Anche la Lega Nord, nonostante la corte incessante che sta facendo Forza Italia alla fine potrebbe decidere di correre da sola, ma la decisione potrebbe essere presa non in Emilia Romagna ma direttamente a Milano dal leader nazionale Matteo Salvini.

Quanto al Movimento 5 stelle non ci saranno alleanze o coalizione. Il movimento punta a bissare il successo delle precedenti elezioni e a fare in modo che contrariamente a quanto accaduto con Favia - i consiglieri eletti restino fedeli alla linea e non prendano strade diverse. E per arrivare a questo sarà importante la selezione delle candidature che ovviamente saranno fatte in modo svolte secondo l’ormai tradizionale metodo democratico online