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«Pit Lane va avanti ricordando Daniele Una targa per lui»

di Gabriele Farina
«Pit Lane va avanti ricordando Daniele Una targa per lui»

Maranello. A sette mesi dall’incidente in cui morì il titolare ditta rilevata dalla compagna: «Periti per cercare la verità»

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MARANELLO. «Andiamo avanti per Daniele». È la sfida di Maja Corluka, titolare della Pit Lane di Maranello dopo la scomparsa del compagno Daniele Valestri. Il quarantottenne di Casalgrande era rimasto per due settimane tra la vita e la morte dopo un incidente d’auto a Solignano. Lui noleggiava vetture Ferrari, ma quel giorno era a bordo di una Lamborghini Aventador assieme all’amico Flavio Pierleoni, di ventiquattro anni più giovane. L’auto si era schiantata il 21 dicembre scorso. Era stato ricoverato al Maggiore di Parma, dove il 4 gennaio di quest’anno è stato dichiarato morto. «Non ci credevamo - ha spiegato Maja - è stato difficile da accettare. Pensavamo che ce l’avrebbe fatta, poi nella notte è giunta la telefonata con la notizia. Per me è stata difficile, come per tutti». Sulla scrivania della donna c’è una foto in cui è ritratta assieme a Daniele e alle due figlie. «Mi sono ritrovata all’improvviso sola con loro - ha aggiunto - è davvero dura: l’esperienza è ancora fresca». La donna è convinta che, rispetto all’incidente costato la vita a Daniele, la verità debba ancora emergere del tutto. «Grazie ai nostri avvocati, abbiamo dato mandato ad alcuni consulenti di parte per chiedere ulteriori accertamenti sull’automobile per capire fino in fondo se ci possono essere state cause meccaniche a monte dell’incidente - ha aggiunto Maja - non crediamo che sia stato solo un errore umano. Andremo avanti, vogliamo sapere cosa è successo davvero». Verso il futuro Maja è proiettata anche con l’attività. «Era il suo sogno - ha ricordato la donna - abbiamo cominciato nel 2010. Io lo seguivo sempre: lui era la mente, io il braccio. Ero la sua compagna, eravamo soci in questa azienda». Daniele era cresciuto con il mito della Rossa. Gilles Villeneuve e Niki Lauda erano i suoi piloti preferiti. «È una passione che aveva sin da piccolo - ha raccontato Maja, che ha preso le redini dell’azienda - si è sempre dedicato alla Ferrari». Il 4 gennaio ricorrerà il primo anniversario della sua scomparsa. Prima di quella data, la titolare e il suo staff pensano di creare un segno che lo possa ricordare. «Pensiamo di mettere una targa in uno spazio dedicato a lui - ha spiegato Maja - all’interno della sede. Speriamo di farcela già prima dell’anniversario». «Era un vulcano - ha ricordato Maja - non si fermava mai. In quattro anni è riuscito a farsi conoscere bene da tantissime persone, ricevendo tante manifestazioni d’affetto. Riusciva a stringere amicizia con tutti, andava d’accordo con il quindicenne e con l’ottantenne». La loro squadra continua a lavorare per lui e in tanti sono giovani. «In loro crediamo molto - ha detto Maja - devono avere due requisiti: conoscere le lingue ed essere appassionati della Ferrari. Nel nostro lavoro c’è una passione da trasmettere». Oltre a uno spazio in memoria del compagno, Maja ha le idee chiare. «Abbiamo già avuto contatti per l’Expo - ha concluso la donna - la nostra presenza è stata richiesta. Abbiamo partecipato alla Notte Rossa, a dicembre torneremo a Malta con il simulatore per un evento Ferrari. Lo scorso anno l’aveva organizzato Daniele. Poi rinnoveremo anche il parco macchine: era già una sua idea. La mia soddisfazione più grande è continuare il suo sogno. Andiamo avanti per lui».

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