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«Embargo russo e freddo: siamo in ginocchio»

«Embargo russo e freddo: siamo in ginocchio»

Raccolta frutta anti-economica: «Molte aziende agricole pensano di estirpare i pescheti»

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«Molte aziende agricole stanno pensando di estirpare i pescheti con i frutti maturi pendenti, perchè raccogliendoli si oltrepasserebbe la soglia di redditività e anche per gli ortaggi l'annata è disastrosa». A dirlo Marco Bergami, presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia) di Bologna. Si tratta di tonnellate di pesche, ma anche susine, cocomeri, meloni ma anche ortaggi danneggiati dalle piogge persistenti. «La situazione si è aggravata dopo l'embargo della Russia che di fatto ha bloccato l'esportazione di frutta e verdura di pregio, pronte per la spedizione. Inoltre ad inasprire l'annata ci sono stati il maltempo ed il calo delle temperature che hanno fatto scendere i consumi della frutta estiva, già molto bassi per la crisi complessiva dei consumi». Nonostante lo stanziamento, da parte dell'Unione europea, di circa 125 milioni di euro da destinare ai produttori ortofrutticoli colpiti dall'embargo della Russia, «gli agricoltori sono veramente in ginocchio». Le aziende agricole richiedono sgravi fiscali e la rateizzazione delle tasse. «La risposta del Commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos, di supportare le imprese in questa annata difficile arriva con un mese e mezzo di ritardo rispetto alle nostre richieste - segnala ancora Bergami - Inoltre il mondo cooperativo deve agire in armonia con la grande distribuzione per fare in modo che il valore aggiunto venga distribuito equamente lungo l'intera filiera distributiva».